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Oman - La calligrafia islamica, Arte tra Tradizione e Spiritualità

Rubrica - Oman - Arte e dintorni, I dialoghi dell'Arte  - 7 Aprile 2025

Esibizione di Calligrafia a Muscate
Esibizione di Calligrafia a Muscate

Patrizia Boi (Assadakah News) - L’Oman, con la sua ricca storia e la sua posizione strategica lungo le rotte commerciali dell’Oceano Indiano, è stato per secoli un crocevia di culture e influenze. Questo ha arricchito la sua tradizione artistica, in particolare quella della calligrafia islamica, che in Oman assume forme uniche, pur mantenendo un profondo legame con le radici spirituali e culturali dell’Islam. La calligrafia in Oman oltre che essere un’arte decorativa, è soprattutto un’espressione di fede, identità e bellezza, che si manifesta in manoscritti, architetture, oggetti d’arte e persino nella vita quotidiana.

Esibizione di Calligrafia a Muscat

La calligrafia islamica affonda le sue radici nella sacralità del Corano, il testo sacro dell’Islam, rivelato al Profeta Maometto nel VII secolo. Fin dai primi secoli dell’Islam, la scrittura è stata considerata un mezzo per preservare e trasmettere la parola divina, ma anche un’arte che celebra la bellezza e l’armonia. La parola stessa “calligrafia” deriva dal greco kalligraphía (καλλος kallos “bellezza” + γραφος graphos “scrittura”), e in ambito islamico assume un significato ancora più profondo: è l’arte di rendere visibile l’invisibile, di trasformare le parole in un’esperienza estetica e spirituale.

Calligrafia islamica
Calligrafia islamica

Nell’Islam, la rappresentazione figurativa di Dio è vietata, poiché si ritiene che nulla possa rappresentare adeguatamente l’infinito e il trascendente. La calligrafia, quindi, diventa il mezzo privilegiato per esprimere la spiritualità, attraverso forme astratte che evocano l’armonia divina. Come ha osservato lo studioso Anthony Welch, la calligrafia islamica è “l’arte della parola divina”, un’arte che unisce il sacro e il profano, il visibile e l’invisibile.

Iscrizioni nella Moschea del Sultano Qaboos a Muscate


In Oman, la calligrafia islamica è profondamente legata alla spiritualità e alla devozione. Le iscrizioni calligrafiche spesso includono versetti del Corano, invocazioni a Dio o frasi che esprimono fede e devozione. Questa pratica trasforma la calligrafia in un atto di adorazione, un modo per avvicinarsi al divino attraverso la bellezza delle parole scritte. La calligrafia, quindi, non è solo un’arte visiva, ma anche un mezzo per esprimere e rafforzare la connessione spirituale con Dio.

La Grande Moschea del Sultano Qaboos a Mascate

Un esempio emblematico di questa spiritualità si trova nella Moschea del Sultano Qaboos a Mascate, una delle più grandi e maestose moschee del mondo. Le sue pareti, cupole e minareti sono adornati con intricate iscrizioni calligrafiche che citano versetti del Corano, creando un’atmosfera di sacralità e bellezza. Queste iscrizioni, realizzate in stili come il Thuluth e il Naskh, non solo decorano l’edificio, ma invitano i fedeli alla meditazione e alla preghiera, trasformando la moschea in un luogo di incontro tra l’umano e il divino.


Gli Stili Calligrafici in Oman

Maestro di calligrafia Islamica
Maestro di calligrafia Islamica

In Oman, la calligrafia islamica si esprime attraverso una varietà di stili, ognuno con caratteristiche uniche e una propria storia.


Naskh - Questo stile, caratterizzato da linee fluide e armoniose, è uno dei più diffusi in Oman. Grazie alla sua chiarezza e leggibilità, è spesso utilizzato per la trascrizione del Corano e per i testi religiosi. Lo stile Naskh è ideale per i manoscritti, ma può essere trovato anche nelle decorazioni architettoniche.


Thuluth - Con le sue lettere allungate e curve eleganti, lo stile Thuluth è particolarmente adatto per iscrizioni monumentali. In Oman, questo stile è spesso utilizzato per decorare moschee, come la Moschea del Sultano Qaboos, dove le sue linee sinuose creano un effetto ipnotico e trascendentale.

L'Arte della calligrafia Islamica


Diwani - Lo stile Diwani, con le sue curve intricate e la disposizione compatta delle lettere, è spesso utilizzato per documenti ufficiali e decorazioni artistiche. In Oman, questo stile può essere trovato in manoscritti storici e opere d’arte, dove la sua complessità e raffinatezza sono particolarmente apprezzate.


Kufico - Uno degli stili più antichi della calligrafia araba, il Kufico è caratterizzato da linee geometriche e angolari. In Oman, questo stile è spesso utilizzato per decorazioni architettoniche, come quelle che adornano le antiche fortezze e i castelli del paese. Il Kufico, con la sua solennità e rigore, evoca un senso di eternità e sacralità.

Arte della calligrafia islamica
Arte della calligrafia islamica

In Oman, la calligrafia non si limita alla carta. È un’arte che abbraccia diversi medium, trasformando oggetti e strutture in opere d’arte. Nei manoscritti, la calligrafia è spesso accompagnata da illuminazioni, decorazioni marginali e motivi geometrici che abbelliscono il testo. I manoscritti coranici, in particolare, sono veri e propri capolavori d’arte, con pagine riccamente decorate in oro e colori vivaci. Un esempio celebre è il Corano di Shah Tahmasp, un’opera monumentale realizzata in Persia durante il regno di Shah Tahmasp I (1524-1576). È considerato uno dei più grandi capolavori dell'arte del libro islamico ed è famoso per la sua straordinaria bellezza e ricchezza di dettagli, combinando calligrafia raffinata e miniature intricate.

Calligrafia islamica - decorazione
Calligrafia islamica - decorazione

Ci sono molte applicazioni della calligrafia in Oman, vediamo di esplorare le più importanti.


Architettura - Le moschee omanite, come la Moschea del Sultano Qaboos, sono decorate con intricate iscrizioni calligrafiche che citano versetti del Corano o espressioni religiose. Queste iscrizioni, realizzate in stili come il Thuluth e il Naskh, creano un’atmosfera di sacralità e bellezza, trasformando gli edifici in luoghi di incontro tra l’umano e il divino.


Ceramica e Metalli - La calligrafia è spesso utilizzata per decorare vasi, piatti e oggetti in metallo, trasformandoli in opere d’arte. Questi oggetti, spesso realizzati con tecniche tradizionali, sono apprezzati per la loro bellezza e per il loro significato spirituale.

Calligrafia islamica - Moschea
Calligrafia islamica - Moschea

Tessuti - I tessuti omaniti, come i tradizionali kumma (copricapo maschile), possono essere adornati con motivi calligrafici. Questi motivi, spesso realizzati con fili d’oro o d’argento, aggiungono un tocco di eleganza e spiritualità agli abiti tradizionali.


Gioielleria - Anche i gioielli omaniti, come i bracciali e i pendenti, possono includere iscrizioni calligrafiche, spesso con nomi o frasi religiose. Questi gioielli, oltre ad essere oggetti di bellezza, sono anche simboli di protezione e devozione.


I Materiali e le Tecniche: la Maestria dei Calligrafi

La Maestria dei calligrafi

La creazione di una calligrafia islamica richiede una maestria tecnica e una profonda conoscenza dei materiali. I calligrafi utilizzano penne di canna (qalam), tagliate con precisione per ottenere linee sottili o spesse a seconda dello stile.


L’inchiostro, spesso preparato artigianalmente, può essere nero, marrone, oro o argento, e viene applicato con una delicatezza e una precisione che richiedono anni di pratica.

Arte e tecnica, strumenti, della calligrafia islamica


La carta, introdotta dalla Cina nel VIII secolo, è stata un elemento rivoluzionario per la calligrafia islamica. A differenza della pergamena, la carta permetteva una maggiore fluidità e precisione, favorendo lo sviluppo di stili più elaborati. I calligrafi spesso preparavano la carta con una miscela di amido e colla, per renderla liscia e pronta a ricevere l’inchiostro.

Arte della calligrafia Islamica


Oggi, la calligrafia omanita continua a evolversi, con artisti contemporanei che sperimentano nuovi stili e tecniche, pur mantenendo un forte legame con la tradizione. Artisti come Ali al-Jabri e Hassan Meer hanno portato la calligrafia omanita su nuove frontiere, combinando elementi tradizionali con influenze moderne. Le loro opere, che spaziano dalla pittura alla scultura, dimostrano come la calligrafia possa essere un’arte viva e dinamica, capace di adattarsi ai cambiamenti culturali e sociali.


Inoltre, il governo omanita promuove attivamente la preservazione e la diffusione di questa arte attraverso mostre, workshop e festival culturali. La calligrafia è insegnata nelle scuole e nelle università, garantendo che questa tradizione millenaria continui a vivere e a ispirare le nuove generazioni.


La Calligrafia Islamica

L'Arte della calligrafia islamica

La calligrafia islamica non è solo un’arte omanita, ma un patrimonio condiviso da tutto il mondo musulmano. In Persia, lo stile Nasta’liq è diventato un simbolo dell’identità culturale persiana, mentre in Turchia lo stile Diwani è stato utilizzato per documenti ufficiali e decorazioni architettoniche. In India, la calligrafia Mughal ha creato uno stile unico, che combina elementi persiani e indiani. Anche in Cina, i musulmani hanno sviluppato uno stile calligrafico unico, chiamato Sini, caratterizzato da linee fluide e arrotondate, che si adattano alla tradizione artistica cinese.


La Calligrafia come Preghiera Visiva

La calligrafia islamica, una preghiera visiva
La calligrafia islamica, una preghiera visiva

La calligrafia islamica, in Oman come nel resto del mondo musulmano è una preghiera visiva, un’invocazione che trasforma le parole in forme e linee che sembrano danzare sulla pagina. È un’arte che unisce il sacro e il profano, il visibile e l’invisibile, creando un ponte tra l’uomo e il divino. Come ha scritto il poeta persiano Rumi, «La calligrafia è la geometria dell’anima», un’arte che ci ricorda la bellezza e l’armonia del creato, e ci invita a cercare il divino in ogni linea, in ogni curva, in ogni parola.


In Oman, questa arte continua a vivere e a evolversi, testimoniando la ricchezza culturale e spirituale del Sultanato. Che sia su una pagina di manoscritto, sulla parete di una moschea o su un pezzo di gioielleria, la calligrafia omanita è un tesoro da ammirare e preservare, un ponte tra il divino e l’umano, tra il passato e il presente.

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