Assadakah News - Si attendeva la conferma, e alla fine è arrivata : la polizia ha confermato l’autenticità della testimonianza, in un video diffuso dalla agenzia Aamaq, organo di propaganda dell’Isis (noto anche come Stato Islamico in Occidente e come Daesh per li Paesi arabi), che ha ufficialmente rivendicato l’attentato suicida di lunedi scorso, alla moschea dedicata ad Ali Ibn Abi Taleb, primo imam degli sciiti, nel quartiere Al Wadi al Kabir, nella parte est della capitale Muscat. Il bilancio dell’attacco, portato da tre attentatori kamikaze, che sono stati uccisi dalla Royal Oman Police, è di nove morti e oltre trenta feriti. Fra le vittime, quattro soccorritori e un poliziotto omaniti, quattro cittadini pakistani e uno indiano. Anche i tre attentatori sono stati uccisi dalla polizia.
E’ un avvenimento tanto tragico quando raro per il Sultanato dell’Oman, Paese pacifico e stabile, a maggioranza ibadita, e simbolo di tolleranza e convivenza interreligiosa e culturale, nonché punto di riferimento per la mediazione fra le parti di diversi conflitti, soprattutto quello che affligge lo Yemen. Secondo gli inquirenti, non è ancora chiaro il movente dell’azione terrorista, ma rimane non casuale il fatto che sia stato effettuato nel decimo giorno della Ashura, la Festa del Sacrificio per i fedeli dell’Islam.
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