Roberto Roggero da Muscat (Oman) - Un avvenimento importante ha segnato la serata del primo giorno della missione nel Sultanato dell’Oman. Nella elegante cornice del parco dell’Intercontinental Muscat Hotel, il ministro dell’Informazione, S.E. Abdullah bin Nasser bin Khalifa al Harrasi, ha accolto la delegazione composta da circa trenta giornalisti locali e stranieri, provenienti da Egitto, Giappone, Sud Corea, Cina, dai Paesi dell'area del Golfo (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Qatar e naturalmente Oman), e altri numerosi ospiti, e si è intrattenuto con ciascun rappresentante della stampa e dell’informazione.
Il ministero dell’Informazione del Sultanato dell’Oman è un organismo ristrutturato recentemente, nell’agosto 2020, che ha assorbito l’Autorità Pubblica Radio e Televisione, il Centro Media Trading, il Centro Governativo delle Comunicazioni, l’Organizzazione Nazionale della Stampa e l’Autorità Nazionale per Stampa, Editoria e Pubblicità (gli editori dei quotidiani omaniti “Oman Observer” e “Oman Daily, il settimanale “Al Yaqada”, altri nove fra giornali mensili, bimestrali e ad altra cadenza periodica).
L’intera organizzazione è stata affidata dal sultano, S.A. Haytham bin Ṭāriq bin Taymūr Āl Saʿīd al ministro Nasser bin Khalifa al Harrasi, specializzato in traduzioni internazionali con laurea presso la Aston University in Gran Bretagna e già presidente della Public Authority for Radio and Television, coadiuvato dal sottosegretario Mohamed Saeed Mohamed Al Balooshi.
Come unico giornalista italiano accreditato, per conto della agenzia media e comunicazione Assadakah Roma News, è stato un onore e un piacere trascorrere parte della serata in compagnia di S.E. Al Harrasi, che si è calato a sua volta nei panni dell’intervistatore, chiedendo diverse informazioni sull’Italia, in particolare di carattere culturale. A nome della associazione italo-araba Assadakah, è quindi doveroso ringraziare il ministro Al Harrasi, i suoi collaboratori, il direttore delle Pubbliche Relazioni e Media Centre, Sultan Mahamed Albusaidi, e naturalmente il governo del Sultanato dell’Oman per la eccezionale opportunità.
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