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Nuovi obiettivi per Medici con l’Africa

Assadakah News Agency - Sono dieci le posizioni aperte per svolgere il Servizio Civile Universale con Medici con l’Africa Cuamm e tutte africane le destinazioni. Di questo si parlerà lunedì prossimo, 29 gennaio, alle ore 17.00 online, durante l'incontro virtuale del Cuamm.

L’incontro sarà un’occasione per approfondire dubbi o curiosità sul progetto e sui profili che saranno selezionati. I giovani che prenderanno parte all’incontro avranno la possibilità di confrontarsi con i responsabili dell’organizzazione e con i volontari dell’edizione 2023, attualmente impegnati sul campo.

"Sono ormai 3 anni che il Cuamm partecipa al bando del Servizio Civile Universale e ogni volta i giovani che partono con noi e si mettono in gioco in Africa riescono a stupirci e a portare un importante aiuto all’intervento che realizziamo. Sono giovani, hanno energia positiva e voglia di sperimentare strade nuove per ridurre le distanze e fare la propria parte per un mondo più “equo”. Per loro è un'occasione imperdibile anche per capire se desiderano entrare nel mondo della cooperazione e scoprire sé stessi in nuovi contesti.

In tutto il continente

Un’esperienza di crescita sotto tutti i punti di vista", dichiara Matteo Capuzzo, responsabile dei progetti di servizio civile per Medici con l’Africa Cuamm.

Dall’Angola all’Etiopia, dal Mozambico all’Uganda, 10 posizioni distribuite in 5 paesi diversi dell’Africa sub-Sahariana. Tra i profili da selezionare: ostetriche, infermieri, amministratori, addetti alla comunicazione e profili gestionali. I volontari, di età compresa tra i 18 e i 28 anni e in possesso dei requisiti previsti dal bando, possono candidarsi ad un solo progetto indicando la sede e la posizione d’interesse. Le candidature devono essere presentate entro il 15 febbraio.

Tutte le figure contribuiranno allo sviluppo di progetti legati alla salute materno infantile in Africa, che è il primo fronte di intervento di Medici con l’Africa Cuamm, attiva in otto paesi africani, con alle spalle una storia di oltre 70 anni.

Etiopia

In Etiopia, un paese enorme, 4 volte l’Italia, 110 milioni di abitanti e circa 80 etnie, Medici con l’Africa Cuamm opera in sei regioni dove ai programmi di sviluppo si integrano oggi interventi volti a fronteggiare un’emergenza umanitaria in continuo inasprimento. L’ospedale di Wolisso, roccaforte dell’intervento Cuamm, sarà la sede di destinazione per due volontari: uno con profilo amministrativo e uno gestionale che affiancherà il responsabile di progetto.

Sierra Leone

In Sierra Leone la destinazione sarà il distretto rurale di Pujehun: una delle prima aree di intervento di Medici con l’Africa Cuamm nel Paese, dove l’organizzazione è presente dal 2012 e dove tra il 2014 e il 2016 ha fronteggiato l’epidemia di Ebola, rendendo Pujehun il primo distretto Ebola-free.

Tanzania

In Tanzania, si selezionano due profili: 1 volontario/a con profilo di Country Manager assistant e 1 volontario/a con profilo Communication and Media relations entrambi basati nella città di Dar es Salaam, sede dell’ufficio di coordinamento dell’Organizzazione. Medici con l’Africa Cuamm lavora nel paese da oltre cinquant’anni per rispondere alle epidemie di Hiv e malaria, contrastare la malnutrizione infantile e per garantire la salute di mamme e bambini.

Angola

In Angola, Chiulo sarà la destinazione dei volontari: un ospedale rurale all’estremo Sud del Paese, in una zona semi-desertica al confine con la Namibia, dove spesso l’ospedale si trova a fare i conti con la siccità e le conseguenze che questa ha sulla salute dei bambini in termini di malnutrizione.

Mozambico

A Beira, in Mozambico, i volontari potranno invece conoscere una realtà urbana, lavorando con le attiviste sieropositive del gruppo “Kuplumussana” per sensibilizzare donne e adolescenti sul tema dell’HIV. Beira è la seconda città del Mozambico, ospita un’università di medicina sostenuta da Medici con l’Africa Cuamm e nel 2019 è stata fortemente danneggiata dal ciclone Idai. Medici con l’Africa Cuamm è direttamente coinvolto nella ricostruzione del reparto di neonatologia dell’ospedale cittadino.

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