Assadakah News Agency - Una delegazione dell'Ecowas è giunta a Niamey per tentare una nuova mediazione con i militari golpisti che il mese scorso hanno deposto il presidente filo-occidentale Mohamed Bazoum: lo riferiscono fonti vicine all'ex-capo di Stato e alla stessa Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale che sta gestendo la crisi potenzialmente casus belli per una quindicina di Stati africani.
L'arrivo della delegazione era stato preannunciato ieri sera dall'Ecowas definendolo però solo "possibile" proprio mentre il blocco ha fissato un imprecisato "D-Day" per un attacco al Niger qualora non vi venga ristabilita la democrazia.
Intanto, i capi militari dell'Ecowas, il blocco di Paesi dell'Africa occidentale, hanno messo a punto i piani di un intervento nel Niger dei golpisti anti-occidentali e hanno anche fissato un imprecisato giorno in cui attaccare se i dirigenti politici degli 11 Stati dell'organizzazione impartiranno l'ordine.
Intanto, però, la via del dialogo con i generali che il 26 luglio hanno deposto il presidente Mohamed Bazoum non viene abbandonata e già per domani è "possibile" una missione diplomatica a Niamey. Sono questi i risultati, e gli annunci, venuti in serata da Accra, la capitale del Ghana dove per due giorni si è riunito il Comitato dei capi di Stato maggiore della Difesa della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas). L'incontro era volto a finalizzare i piani per il dispiegamento di una 'Standby Force' in Niger. Inoltre, pare che i consiglieri del deposto presidente Bazoum abbiamo chiesto l'intervento militare della Francia.
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