Assadakah News Agency - Oltre 20mila persone si sono radunate ieri nello stadio Seyni Kountché della capitale nigerina Niamey per sostenere il regime militare che ha preso il potere con un colpo di stato esattamente un mese prima, il 26 luglio scorso. Nelle ore precedenti, i golpisti avevano deciso di espellere l'ambasciatore francese Sylvain Itte. "L'approvazione dell'ambasciatore proviene solo dalle legittime autorità elette del Niger", quelle del presidente Mohamed Bazoum, aveva replicato Parigi, rigettando l'ultimatum.
Sugli spalti, a fianco delle numerose bandiere nigerine, quelle dell'Algeria, della Russia e perfino qualcuna della Compagnia mercenaria Wagner. "La lotta non si fermerà fino al giorno in cui non ci saranno più soldati francesi in Niger", ha detto alla folla il colonnello Ibro Amadou, membro del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), la giunta militare al potere.
Oggi il quotidiano britannico The Guardian ha riferito gli esiti di una ricerca di Logically, società di analisi sulla disinformazione online, che ha rivelato come su 45 canali Telegram affiliati alla Federazione Russa o alla Wagner nel mese precedente al colpo di stato fossero stati pubblicati 11 contenuti relativi al Niger, nel mese successivo ben 742: un dato che suggerisce un forte interesse di Mosca a trarre vantaggio da quanto sta avvenendo. Inoltre, secondo il Guardian, fino alla recente probabile morte del leader Yevgeny Prigozhin, la Wagner ha guidato un'offensiva di disinformazione in Africa che ha giocato un ruolo chiave nell'espansione dell'influenza russa in aree strategiche come il Sahel. Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, la scorsa settimana ha detto alla Bbc di non credere che la Russia o Wagner abbiano istigato il golpe, ma "hanno cercato di approfittarne".
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