Assadakah News Agency - La difficile situazione in Niger con l’Ecowas che ha fissato in una data segreta un D-Day per l’attacco a Niamey e l’Unione Africana che, dopo aver sospeso il Niger, vorrebbe evitare lo scontro armato, sta diventando anche una guerra mediatica e geopolitica. Ieri pomeriggio la radio nazionale algerina ha diramato un comunicato con il quale Algeri negava il suo spazio aereo alle forze francesi in vista di un attacco al Niger.
Parigi aveva, sempre secondo la radio algerina, dovuto ripiegare sul Marocco per poter far volare i propri aerei in direzione dell’Africa centrale. Lo Stato Maggiore francese ha però subito negato di aver mai fatto questa richiesta all’Algeria e soprattutto che non aveva intenzione di utilizzare la sua aviazione per attaccare il Niger. L’Algeria si è schierata fin da subito contro qualsiasi intervento militare per ripristinare la democrazia a Niamey, ma adesso sta sfruttando la situazione per attaccare i suoi nemici. Lo storico rapporto con Parigi si è infatti molto deteriorato negli anni e adesso che l’Algeria guarda con interesse ad un’eventuale adesione al gruppo Brics, le cose possono solo peggiorare.
Gli algerini hanno un rapporto ancora peggiore con i vicini del Marocco ed il confine fra i due stati resta chiuso. Rabat ed Algeri si sono scontrati per anni nella cosiddetta “guerra delle sabbie”, una guerra a bassa intensità iniziata per il riconoscimento internazionale del Sahara occidentale che gli Stati Uniti hanno riconosciuto al Marocco. L’Algeria si sente accerchiata dopo che anche la Spagna ha stretto fortissimi legami con Rabat e cerca una sponda sicura per rafforzare la propria posizione. L’Italia ha cercato di creare un rapporto preferenziale con Algeri, ma il presidente Tebboune non ha mai chiuso i rapporti con Mosca che resta un partner privilegiato per l’importazione di armi e la gestione delle risorse del sottosuolo nel suo paese.
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