Assadakah News Agency - In Niger continuano le trattative, ma il peggio non è ancora scongiurato. Ieri il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha parlato con il presidente deposto Mohammed Bazoum e ha ribadito su Twitter la richiesta per il rilascio immediato suo e della famiglia. I tentativi di rimettere al posto il presidente non finiscono qui. È nato infatti il Consiglio di resistenza per la Repubblica, che vuole raggiungere questo obiettivo con tutti i mezzi necessari. Lo ha annunciato Rhissa Ag Boula, numero tre del governo Bazoum ed ex ribelle tuareg. Mentre l'Ecowas seguita a ribadire che è determinata a ripristinare l'ordine costituzionale con tutte le misure necessarie, dopo che la missione diplomatica della stessa Ecowas, Unione Africana e Onu prevista martedì non ha potuto raggiungere Niamey. Le autorità militari nigerine non erano disponibili a riceverla.
Le decisioni Ecowas
Già martedì sera il capo di stato della Nigeria, che presiede anche l'Ecowas, aveva ribadito che per la crisi nessuna opzione è esclusa. Oggi è indetto un nuovo summit straordinario in cui si discuterà la situazione politica in Niger, è stato annunciato dall'Ecowas. Intanto il presidente del Togo, Faure Gnassingbè, avrebbe ricevuto lunedì 7 agosto a Pya, nel nord del Paese, una delegazione dei golpisti per mediare. Si spera che si possa ancora evitare il peggio, come ha dichiarato il vicecapo del Dipartimento Informazione del ministero degli Esteri russo, Alexey Zaytsev.
Il Niger nel frattempo sprofonda nel baratro. C'è un tale aumento dei prezzi da poter degenerare in una grave crisi alimentare. Inoltre, il taglio dell'energia dalla Nigeria, sta creando blackout e un'interruzione della catena del freddo mette a rischio farmaci e vaccini.
A denunciarlo è Morena Zucchelli, capo missione in Niger di Coopi-Cooperazione Internazionale, la ong umanitaria che lavora nel Paese. Le ritorsioni contro i ribelli però non si fermano. Il presidente nigeriano Bola Ahmed Tinubu ha infatti ordinato alla Banca Centrale della sua nazione di attuare una serie di nuove sanzioni finanziarie contro la giunta e i suoi collaboratori, e ha già interrotto la trasmissione di energia elettrica a Niamey per fare pressione sui militari.
La reazione dei golpisti non si arresta. Il figlio dell'ambasciatrice del Niger in Francia è stato arrestato a Niamey. Idrissa Kané, direttore generale del Niger Post, è coinvolto in un caso di presunta appropriazione indebita di fondi pubblici. La scorsa settimana i golpisti hanno annunciato che avrebbero messo fine alle funzioni degli ambasciatori in Francia, Stati Uniti, Nigeria e Togo. La diplomatica però aveva dichiarato di essere sempre l'ambasciatrice del legittimo presidente Bazoum.
Continuano anche le tensioni fra la giunta militare nigerina e Parigi. Il regime golpista accusa la Francia di aver violato la chiusura dello spazio aereo, in vigore da domenica, accusa che la Francia nega con decisione.
댓글