Assadakah Roma News - Netflix, in collaborazione con The Arab Fund For Arts and Culture (AFAC), ha annunciato che cinque cineaste e produttrici del mondo arabo riceveranno il Netflix Fund for Creative Equity per i loro progetti cinematografici.
Lanciato nel 2021, il Netflix Fund for Creative Equity offre maggiori opportunità ai registi di diverse comunità di creare opere cinematografiche, con una sovvenzione di 250mila dollari.
Nuha El Tayeb, direttore delle acquisizioni di contenuti di Netflix per il Medio Oriente e la Turchia, ha affermato che "il Fondo aiuta l'industria nel suo insieme ad avere una rappresentazione delle donne molto più dinamica, interessante e multidimensionale. Un passo importante per consentire a più donne di raccontare le loro storie".
Delle cinque donne selezionate per ricevere la sovvenzione, tre produttrici libanesi sono state selezionate con i progetti di narrativa, fra cui: Diala Kachmar, con il film “From the other side” (“Dall'altra sponda”), descrive che il viaggio di due amici, Sylvana e Mohamed, che vagano insieme per le strade di Beirut, con la particolarità che Sylvana è su una sedia a rotelle e Mohamed è cieco, e decidono comunque di “camminare insieme” nonostante gli ostacoli. Jana Wehbe è autrice di “The day Vladimir died” (“Il giorno in cui Vladimir morì”), che ruota attorno a un vecchio residente di Beirut di nome Vladimir che partecipa quotidianamente ai funerali e che è protagonista di un incontro che lo spingerà a prendere decisioni significative.
Tania Khoury presenta “Manity”, la storia di un ragazzo di nome Firas che accompagna il padre Tayseer e l'amico di suo padre Rayan a un'attività di caccia di uccelli sulle montagne libanesi. Tayseer trova questa come un'opportunità per irrobustire suo figlio e gli dà un coltello per massacrare un uccello. Tuttavia, Firas rifiuta di sfidare la "logica opprimente del padre sul concetto di virilità". Questo film, come quelli selezionati da Netflix Fund, soddisfa criteri particolari in quanto utilizza il potere delle immagini in movimento per far luce sulle realtà della regione, come affermato da Rima Mismar, direttore esecutivo di AFAC.
Comments