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Milano - Presentazione rapporto Ispi

Assadakah News Agency - L’evoluzione del contesto internazionale ha aumentato l’interesse per il posizionamento e riposizionamento dei paesi subsahariani rispetto alle principali questioni globali. Alcuni sorprendenti voti negli organismi delle Nazioni Unite, l’azione diplomatica di certi regimi africani, e le loro relazioni con partner esterni sono stati oggetto di maggiore attenzione nell’ultimo anno.

Allo stesso tempo, un allontanamento dall’Occidente – o almeno un approccio più critico nei confronti dei tradizionali partner europei e americani – sembra emergere sia nella retorica e nelle posizioni di diversi leader africani che nei sentimenti dell’opinione pubblica. I dibattiti diffusi sui media digitali e sui social media e una serie di proteste popolari hanno sempre più spesso preso di mira i partner occidentali.

Sta davvero crescendo il divario tra Occidente e Africa? Quali sono le sue radici e le sue implicazioni? Come possono reagire europei e americani?

Se ne discuterà il prossimo 27 novembre a Milano in occasione della presentazione del Rapporto ISPI “Is Africa turning against the West?”, realizzato con il supporto dell’Unità di Analisi e Programmazione del Ministero degli Affari Esteri.

La conferenza si terrà in presenza a Palazzo Clerici (via Clerici, 5) dalle 17:00 alle 18:40. L’evento si svolgerà unicamente in lingua inglese, senza traduzione.

Relatori saranno Giovanni Carbone (Head Africa Programme, Geoeconomia), Carlos Lopes (Professor, University of Cape Town; former Executive Secretary, UNECA Africa), Paolo Magri (Executive Vice President, ISPI), Ornella Moderan (Associate Research Fellow-Africa), Lucia Ragazzi (Research Fellow-Africa, Geoeconomia), Elizabeth Sidiropoulos (Senior Associate Research Fellow Africa), Priyal Singh (Researcher at the Institute for Security Studies’ (ISS) Peace Operations and Peacebuilding Programme), Alioune Tine (Founder, Afrikajom; former Director, Amnesty International for West and Central Africa) e Alex Vines (Africa Programme, Chatham House).

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