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Immagine del redattoreElisabetta Petrolati

Milano - Campagna Deep Rising "La più grande disputa oceanica al mondo"


 

Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Deep Rising ha lanciato una campagna come richiamo urgente all’azione per fermare lo sfruttamento delle risorse minerarie oceaniche a seguito delle disastrose conseguenze del Deep Sea Mining. La campagna intitolata come il pluripremiato documentario “Deep Rising”, prodotto dal regista Matthieu Ryts e narrato da Jason Momoa,  vuole essere un appello d’impatto rivolto alla collettività al fine di unire le forze per rivendicare i fondali marini e fermare lo sfruttamento a fini di lucro. L’iniziativa consente a ogni persona di rivendicare, in modo gratuito, un pezzo di fondale oceanico, dichiarato patrimonio comune dell’umanità, per opporsi allo sfruttamento industriale  e proteggere gli ecosistemi marini. I noduli polimetallici sono antichissime formazioni ricche di nichel e cobalto, che producono “ossigeno oscuro” e si trovano  a migliaia di metri sotto il mare, nello spazio vitale più grande del pianeta che costituisce il nostro maggiore deposito di carbonio. Questi noduli polimetallici rappresentano habitat unici e impiegano milioni di anni per formarsi, eppure sono nel mirino delle multinazionali che li considerano risorse per il futuro dell’energia verde. Tuttavia la scienza avverte che la loro estrazione potrebbe causare danni gravissimi e irreversibili all’ecosistema marino e al clima globale.


La Clarion Clipperton Zone (CCZ) è la vasta zona in questione attualmente: area di fondale marino di 4,5 milioni di chilometri quadrati nell’Oceano Pacifico.  All’interno della stessa, tre milioni di chilometri quadrati, corrispondenti alla superficie dell’India, sono stati designati come potenziale estrazione. Zona definita dalle Nazioni Unite patrimonio comune dll’umanità, rischia di diventare la più grande miniera del pianeta. Inquietante l’assegnazione di concessioni minerarie a porte chiuse da parte dell’Autorità Internazionale per i Fondali Marini (ISA), incaricata di proteggere e gestire questa area oceanica, bilanciando in modo contraddittorio il suo ruolo di protezione e sfruttamento.

La campagna “La più grande disputa oceanica del mondo” invita le persone, attraverso una piattaforma digitale basata su tecnologia web3 che ha suddiviso in 8,1 miliardi le coordinate GPS, una per ogni persona del pianeta, a rivendicare la propria porzione. Tale azione richiede pochi secondi, si riceve un NFT unico e gratuito, raffigurante una creatura marina, come simbolo originario dell’umanità su quest’area di fondali marini.

 

La campagna d’impatto Deep Rising è ospitata sul sito deeprising.com.

 

Il documentario sarà disponibile sul sito web per un mese.

 

Poco dopo sarà lanciato anche su Amazon Prime Video, Google Play e Apple TV.

(Foto: Havas pr - havaspr.it)

 

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