Mentre lo stato americano del Mississippi diventa il 50° Stato americano a riconoscere ufficialmente il genocidio armeno, come confermato dal governatore Tate Reeves, il quotidiano argentino “La Nación” ha pubblicato un articolo sullo stesso tema, sottolineando che la negazione della Turchia dovrebbe essere un appello alla sobrietà per gli alleati della Turchia nella NATO.
Come riportato dagli amici e colleghi di ArmenPress, l'articolo ricorda che il 24 aprile ricorreva il 107° anniversario del tentativo dello Stato turco di sterminare il popolo armeno nel 1915. “Più di 1,5 milioni di armeni furono perseguitati e uccisi, quello che papa Francesco definì il primo genocidio del 20° secolo". Si sottolinea che la negazione da parte della Turchia della propria responsabilità per il genocidio commesso come politica statale dovrebbe essere un appello alla realtà per tutta la comunità internazionale. L'articolo ricorda che il ministro degli Esteri turco, Çavuşoğlu, ha mostrato il cartello "lupi grigi" agli armeni in Uruguay, sottolineando che si tratta di un'organizzazione turca razzista, militarizzata e di estrema destra che nega il fatto del genocidio. Nel contesto del genocidio armeno, l'articolo sottolinea che i nuovi autori di crimini contro l'umanità intendono anche nascondere le loro azioni presentandole come una guerra. "La Repubblica Argentina, sede della più grande comunità armena dell'America Latina, ha stabilito il riconoscimento del genocidio armeno come una politica statale e dovrebbe continuare a lottare per questo nell'arena internazionale", si legge nell'articolo.
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