Redazione – Il presidente di Assadakah Roma. Massimo Marziali, rivolge un messaggio alle comunità musulmane, in occasione della conclusione del mese sacro del Ramadan: “A nome di tutti gli amici e sostenitori, porgo i migliori auguri ai nostri fratelli per la festa a conclusione del Ramadan. Pur nella diversità della cultura, degli usi, delle tradizioni e delle ricorrenze, un filo conduttore unisce tutte le religioni del mondo, intrecciato di amore per il prossimo, difesa dei più deboli, fratellanza tra i popoli e regole sociali per una vita serena”.
Secondo la tradizione musulmana Eid al-Fitr è stato originato dal profeta Maometto, ed ebbe inizio nella città sana di Medina, dopo la migrazione di Maometto dalla Mecca. Anas, un noto compagno del profeta islamico, narrò che, quando Maometto arrivò a Medina, trovò persone che celebravano due giorni precisi in cui si intrattenevano con svago e allegria. A questo, Muhammad ha osservato che Allah aveva fissato due giorni di festa: Eid al-Fitr e Eid al-Adha (Festa del sacrificio).
Eid al-Fitr precede la celebrazione di Eid al-Adha per i musulmani di tutto il mondo perché segna la fine del mese di digiuno del Ramadan. Cade il primo giorno di Shawwal nel calendario islamico, che non corrisponde allo stesso giorno gregoriano, poiché l'inizio di qualsiasi mese lunare Hijri varia in base a quando la luna nuova viene avvistata dalle autorità religiose locali. E’ noto anche come Eid Minore, o semplicemente Eid.
Eid al-Fitr ha una particolare “salat” (preghiera islamica) che consiste in due “rakat” (unità) generalmente eseguite all’aperto o in una grande sala e può essere eseguito solo in congregazione (“jamāʿat”) con le orazioni che celebrano la grandezza di Dio (“Allāhu ʾAkbar”). Dopo le orazioni, la Festa viene celebrata in vari modi, con il cibo come tema centrale, che dà anche alla festa il soprannome di “Sweet Eid” o “Sugar Feast”.
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