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Immagine del redattorePatrizia Boi

Mesopotamia - Scrittura e antichi sigilli cilindrici

Esempio di antica scrittura sumera su una tavoletta d'argilla, con dettagli realistici e simboli in cuneiforme


Patrizia Boi (Assadakah news) - Un gruppo di ricerca dell'Università di Bologna ha fatto una scoperta significativa che mette in luce la transizione tra preistoria e storia, legando l'origine della scrittura in Mesopotamia ai disegni impressi su antichi sigilli cilindrici. La scoperta dimostra come queste immagini, incise su cilindri di pietra circa seimila anni fa, siano precursori dei segni della scrittura proto-cuneiforme, sviluppatasi attorno al 3000 a.C. nella città di Uruk, situata nel sud dell'Iraq moderno.

Lo studio, effettuato da Kathryn Kelley, Mattia Cartolano e la professoressa Silvia Ferrara del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell'Università di Bologna è stato pubblicato sulla rivista accademica della Cambridge University Antiquity, con il titolo "Seals and signs: tracing the origins of writing in ancient South-west Asia". Esso offre nuovi spunti sulla comprensione delle origini della scrittura e potrebbe supportare gli studiosi nel decifrare i numerosi segni ancora sconosciuti del proto-cuneiforme.


Come afferma questo studio: «Le origini della scrittura nell'Asia sud-occidentale vengono spesso ricercate nei sistemi contabili sviluppati nel corso del IV millennio a.C., che documentavano fisicamente le transazioni utilizzando gettoni, etichette e bullae (palle d'argilla), tavolette numeriche e sigilli».


Il Proto-cuneiforme, che abbiamo ritrovato per la prima volta sulle tavolette di argilla trovate nella città di Uruk, nel sud dell'Iraq (ca. 3350–3000 a.C.), come spiega lo studio: «è un sistema contabile complesso con centinaia di segni iconografici, molti dei quali sfidano ancora l'interpretazione. L'elaborazione di gettoni, a lungo utilizzata in tutto il sud-ovest asiatico, potrebbe aver stimolato lo sviluppo del proto-cuneiforme e servito da modello per diversi segni, ma i confronti tra gettone e segno, notazioni numeriche a parte, sono raramente dimostrabili e l'origine delle forme dei segni sarà probabilmente diversificato, emergendo dall’ambiente multimediale dell’espressione visiva».


Un "protocuniforme" è, dunque, un tipo di scrittura molto antica, antecedente alla scrittura cuneiforme dei Sumeri, utilizzato nelle prime documentazioni contabili e amministrative. È considerato uno dei primi sistemi di scrittura mai sviluppati, risalente al 3300 a.C. circa, e usato soprattutto per registrare transazioni economiche, inventari e risorse.


Caratteristiche principali della scrittura protocuniforme


  • Pittogrammi: Le scritte erano costituite principalmente da simboli che rappresentavano oggetti o concetti specifici. Questi simboli venivano incisi su tavolette di argilla con uno stilo appuntito.

  • Semplicità e ripetizione: Era un linguaggio visivo limitato, fatto di simboli ripetuti e semplici, principalmente per scopi amministrativi, come segnare quantità e categorie di merci.

  • Origine e utilizzo: Utilizzato dai Sumeri nella città di Uruk, il protocuniforme si è poi evoluto nella scrittura cuneiforme, un sistema più complesso e articolato, che ha permesso di rappresentare anche concetti più astratti e articolati.

  • Transizione alla scrittura cuneiforme: Nel tempo, i simboli protocuniformi si sono trasformati in forme sempre più astratte, che hanno dato origine al sistema cuneiforme vero e proprio. Questo ha permesso di passare dalla semplice registrazione di beni a una scrittura con grammatica e sintassi.

 

La scoperta della transizione verso la scrittura


L’articolo esplora «promettenti correlazioni tra segni proto-cuneiformi e motivi di sigilli pre-letterati provenienti da siti associati al fenomeno Uruk della fine del IV millennio a.C.».


L’analisi proposta mostra alcune prove «del contributo dei sigilli e delle pratiche di sigillatura all’uso iniziale e alla forma dei segni proto-cuneiformi».  Gli amministratori portatori di sigilli e gli scribi avevano un interesse comune a documentare il movimento di tessuti e navi all’interno o tra le città.


Secondo la professoressa Silvia Ferrara, che ha guidato il progetto, questa scoperta rappresenta un punto di passaggio cruciale, mostrando come alcune immagini della preistoria siano state integrate nei primi sistemi di scrittura ideati dall’uomo. Ferrara afferma, infatti: «Il salto concettuale che ha permesso il passaggio dal simbolismo alla scrittura vera e propria è uno sviluppo fondamentale per le tecnologie umane. I risultati di questo studio sono un punto di collegamento nella transizione dalla preistoria alla storia: mostrano infatti come alcune immagini di epoca ancora preistorica vennero incorporate in uno dei primi sistemi di scrittura ideati dall'uomo».

Uruk: un centro culturale e l'uso dei sigilli cilindrici

Tra le prime città sorte in Mesopotamia, Uruk ha svolto un ruolo dominante per tutto il quarto millennio a.C., estendendo la propria influenza dal sud-ovest dell'Iran fino al sud-est della Turchia. È in quest'area che sono stati creati i sigilli cilindrici: oggetti di pietra intagliati con motivi decorativi, utilizzati per imprimere immagini su tavolette d'argilla. Intorno alla metà del quarto millennio a.C., questi sigilli diventarono strumenti di contabilità per tracciare la produzione e la distribuzione di beni, soprattutto agricoli e tessili.


Proto-cuneiforme e contabilità


È in questo contesto che si sviluppa il proto-cuneiforme, una forma arcaica di scrittura composta da centinaia di segni, molti dei quali ancora non decifrati. Come i sigilli cilindrici, il proto-cuneiforme aveva una funzione contabile, ma la sua diffusione si limitava principalmente all'area dell'attuale Iraq meridionale.


Correlazioni tra segni e simboli: l’innovazione dello studio


Ferrara e i suoi colleghi hanno condotto un’analisi sistematica per confrontare i motivi incisi sui sigilli con i segni del proto-cuneiforme, cercando corrispondenze sia grafiche che di significato. Secondo l’equipe di studiosi l’indagine ha identificato alcuni motivi, come quelli relativi al trasporto di tessuti e ceramiche, che si sono trasformati in simboli scritti nel proto-cuneiforme.

Conclusione: i sigilli e l'invenzione della scrittura


I sigilli rappresentano pertanto l’elemento chiave nel percorso verso la scrittura nel sud-ovest asiatico. A volte, le forme condivise di sigilli e segni possono riflettere referenti comuni nel mondo reale.


Risulta fondamentale riconoscere i punti in comune tra sigilli cilindrici e proto-cuneiforme per chiarire le rispettive tradizioni culturali.


«I tessuti con frange e i vasi a rete mostrano come i motivi pre-alfabetizzati potessero essere trasformati in segni di scrittura attraverso un processo in cui conservavano alcune delle loro associazioni semantiche. La correlazione dei segni tessili con frange e dei vasi a rete con i segni di "facciata" e "palo" sulle tavolette rafforza la loro connessione con le tradizioni amministrative tardo-preletterate che collegavano Uruk con le città dell'Asia sud-occidentale, aggiungendo alla nostra comprensione degli stimoli per l'invenzione della scrittura nel sud dell'Iraq».

Lo studio evidenzia come nelle fasi preliminari dello sviluppo della scrittura, sigilli e segni proseguirono a condividere forme e a riflettersi a vicenda, spiegando come alla fine del quarto millennio ci sia stato un periodo di intensa innovazione tecnologica, durante il quale non solo furono sfruttate in modo nuovo diverse modalità di comunicazione, ma furono anche impiegate in sinergia.


Un legame diretto tra sigilli e scrittura


Questa connessione, confermata dai risultati del gruppo di ricerca, dimostra che i disegni presenti sui sigilli cilindrici non solo sono precursori, ma hanno influenzato direttamente la nascita del proto-cuneiforme.

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