Talal Khrais – Il primo ministro armeno, Nikol Pashiinyan, ha commemorato il 107° anniversario del Genocidio Armeno (Medz Yeghern), perpetrato dall’impero ottomano nel 1915, e oggi riconosciuto da 31 Paesi, e ha dichiarato: “Il riconoscimento internazionale del Genocidio Armeno può contribuire a ridurre le tensioni nella regione invece di esacerbarle. Negare o distorcere la verità storica, ha detto, spiana la strada a nuove atrocità e crimini. La comunità internazionale può fare molto per prevenire altri crimini”.
Molte le iniziative a livello internazionale e anche in Italia, dove vive una grande comunità armena, e dove i parlamentari hanno costituito il Gruppo di Amicizia Italia-Armenia, i senatori Paola Binetti, Stefano Borghesi, Roberto Calderoli, Isabella Rauti e i deputati Umberto Buratti, Laura Cavandoli, Jari Colla, Ugo Cappellacci, Giulio Centemero, Vito Comencini, Roberto Ferrari, Paolo Formentini, Eva Lorenzoni, Alvise Maniero, Elena Murelli, Tullio Patassini, Katia Polidori, Alberto Ribolla. Insieme hanno ufficializzato l’avvenimento con una dichiarazione nella quale si legge: “Sono trascorsi 107 anni dal genocidio del popolo armeno, una tragedia che non possiamo e non dobbiamo assolutamente dimenticare, perché certi fatti non si ripetano. La memoria è l'antidoto alla barbarie e alla ferocia contro l'umanità e ricordare è quindi un dovere. Perciò come parlamentari della Repubblica Italiana siamo felici che la Camera dei Deputati nel 2019 abbia approvato una mozione unitaria che ha riconosciuto il genocidio del popolo armeno. In questo giorno ci stringiamo a tutti gli armeni nel ricordo del Metz Yeghern e in particolare alle associazioni e comunità armene d'Italia".
Il presidente di Assadakah Roma, Massimo Marziali, è a sua volta intervenuto con una lettera ufficiale all’ambasciatrice della Repubblica di Armenia, S.E. Tsovinar Hamnadzumyan: “A nome di tutti i fratelli, gli amici e sostenitori che ho l’onore di rappresentare, e anche, pur non avendone esplicito mandato, ma di sicuro il consenso, della Comunità Italiana e del mondo intero, voglio stringere in un grande sincero abbraccio l’intero Popolo Armeno nel giorno in cui ricorre l’odioso genocidio. Vogliamo tutti ricordare questo crimine nei confronti di un popolo con una grande storia e cultura, affinché simili malvagità possano fare riflettere chi nel mondo si arroga il diritto di vita o di morte, pur nella consapevolezza di una storia che ci indica altri deplorevoli esempi accaduti in passato e che accadono anche ai nostri giorni”.
Il genocidio armeno si consumò sotto gli occhi di tutta l'Europa, ma ci sono voluti quasi 100 anni perché il Parlamento italiano lo riconoscesse formalmente nel 2019 con una mozione approvata all'unanimità. Sembra impossibile che un popolo possa macchiarsi di un crimine così orrendo come quello di cancellare un altro popolo, spesso molto vicino, diventato all'improvviso un rivale pericoloso”.
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