Assadakah News Agency - Dall'Arabia Saudita all'Iran, dalla Turchia alla Siria fino alla Palestina: sono molti i paesi del Grande Medio Oriente che stanno condannando, uno dopo l'altro, l'attacco alla sala concerti Crocus City Hall, a Mosca, dove uomini armati in tuta mimetica hanno aperto il fuoco in modo indiscriminato contro i presenti, uccidendo almeno 40 persone e ferendone 130. Il ministero degli Esteri iraniano "ha condannato fermamente il sanguinoso e brutale attacco terroristico che ha provocato la morte e il ferimento di un gran numero di cittadini russi.
L'Iran si vede dalla parte della Russia in questo tragico evento", ha detto il ministero su Telegram. L'Arabia Saudita, riferisce l'agenzia di stampa "Spa", ha condannato fermamente l'attacco, aggiungendo che "è importante combattere ogni forma di estremismo". Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, citato dall'agenzia di stampa "Wafa", ha espresso le sue condoglianze al presidente russo Vladimir Putin, la forte condanna per l'attacco e "la sua solidarietà e il sostegno alla leadership russa e al popolo russo amico". Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha espresso le sue condoglianze in relazione all'attacco in una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, come riferito dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Anche Governo di Stabilità Nazionale della Libia con sede in Cirenaica, non riconosciuto dalla comunità internazionale, ha condannato "l'atroce attacco terroristico avvenuto nel municipio di Crocus: esprimiamo le nostre condoglianze al presidente russo Vladimir Putin, al governo russo, al popolo e alle famiglie delle vittime, sottolineando che il terrorismo non ha religione o nazionalità".
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