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Media israeliani - Relazioni Egitto-Israele al punto critico

Assadakah News Agency - Il Canale12 israeliano ha affermato che le relazioni fra Egitto e Israele hanno raggiunto un punto critico in seguito all'operazione “Al-Aqsa Flood” lanciata dalla resistenza palestinese lo scorso 7 ottobre.

Il canale ha aggiunto che il deterioramento delle relazioni potrebbe svilupparsi a causa delle dichiarazioni irresponsabili di Israele sulla partenza degli abitanti di Gaza per l'Egitto e della pubblicazione di informazioni poco chiare secondo cui l'Egitto avrebbe avvertito Israele di un'operazione del movimento di resistenza islamica Hamas.

Il canale ha aggiunto che la preferenza di Israele per un mediatore arabo diverso dall'Egitto potrebbe contribuire al deterioramento delle relazioni tra le due parti, in particolare con il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza, che potrebbe spingere il Cairo a prendere provvedimenti contro Israele.

Rifiuto egiziano

L’Egitto ha respinto le richieste israeliane di sfollare i residenti della Striscia di Gaza in fuga dai raid aerei sul territorio egiziano, poiché era la loro unica opzione alla luce della preparazione israeliana per un’operazione di terra nella Striscia.

Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha sottolineato che il popolo di Gaza dovrebbe rimanere saldo nella propria terra, sottolineando che la sicurezza del suo Paese è la sua responsabilità principale.

Fonti della sicurezza egiziana hanno riferito che il Cairo si sta muovendo per impedire un esodo di massa dalla Striscia di Gaza verso la penisola del Sinai e si rifiuta di reinsediarli lì, in concomitanza con la chiusura del valico di Rafah dopo che la parte palestinese è stata bombardata dagli israeliani. L'uscita dalla Striscia sarà consentita solo ai cittadini americani.

Le fonti egiziane hanno aggiunto che esiste un piano chiaro per raggiungere gli obiettivi dell’occupazione basato sulla liquidazione dei territori palestinesi dei loro abitanti. D’altro canto, i funzionari americani hanno abbandonato gli sforzi volti a spingere i residenti di Gaza a cercare rifugio nella penisola egiziana del Sinai, quando la proposta non è stata accettata, solo per riconoscere che la priorità era diventata quella di aiutare i cittadini americani a partire. L’Egitto è il tradizionale mediatore tra Israele e la resistenza palestinese, soprattutto perché è il primo paese arabo a firmare un trattato di pace con Israele nel 1979. Anche l'Egitto sta cercando di svolgere una mediazione per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza.

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