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Med Dialogues - Ministro Abdelatty: "Per soluzione andare a radice dei problemi"

Assadakah News - "La storia non è cominciata il 7 ottobre 2023, ma le radici di questa sofferenza risalgono al 1948. Vanno affrontate altrimenti non ci sarà una pace durevole e una stabilità per palestinesi, israeliani e per l'intera regione". Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, in un suo intervento a un panel dei Med Dialogues dell'Ispi.

"Un intero popolo viene affamato e subisce una punizione collettiva", ha deplorato i capo della diplomazia egiziana, affermando di "lavorare sodo" con gli altri mediatori di Usa e Qatar per un cessate il fuoco globale, il rilascio degli ostaggi israeliani, di alcuni detenuti palestinesi e per la consegna degli aiuti umanitari e sanitari a Gaza. Tuttavia, per arrivare a una soluzione ci vuole la "volontà politica delle due parti.

Ma quando arriva il momento della verità c'è sempre una delle parti che si tira indietro. E' molto frustrante. C'è chi si considera sopra la legge e gode di impunità. Nel 2024 non è accettabile", ha ancora dichiarato Abdelatty. Allo stesso modo, in merito alla situazione libanese, si è espresso a favore di "un Libano sovrano", chiedendo lo "stop a interferenze e aggressioni".

In merito ai negoziati e alla prospettiva del ritorno di Trump alla Casa Bianca, ha insistito che c'è una "linea rossa invalicabile: i palestinesi non dovranno lasciare il proprio paese, costretti a spostarsi in Giordania, in Egitto o altrove.

Non c'è alcun motivo per costringerli a lasciare la propria casa". Ad ogni modo, guardando al futuro, ci dovrà essere una "road map politica chiara su chi fa cosa", ma "saranno i palestinesi in primis a doversi fare carico della propria sicurezza, con il possibile supporto e coinvolgimento di altri paesi che potranno dispiegare le proprie truppe, ma a condizioni altrettanto chiare".

Per quanto riguarda la questione Libano, il ministro Abdelatty ha dichiarato: "L'Egitto chiede il rispetto della sovranità del Libano e un cessate il fuoco immediato e non condizionato all'elezione del presidente della Repubblica. Il Libano è un Paese arabo, la sua integrità territoriale e la sua sovranità devono essere rispettate. Nessun Paese, né Iran, né Israele, né altri, possono interferire negli affari interni del Libano, nemmeno i Paesi arabi". Abdelatty ha sottolineato che il futuro politico del Libano deve essere deciso esclusivamente dalla volontà del popolo libanese, attraverso un processo politico inclusivo e sostenuto dalle diverse fazioni del Paese. "L'elezione di un nuovo presidente e la formazione di un nuovo governo devono dipendere solo dalla volontà dei libanesi. La comunita' internazionale deve rispettare questa autonomia" ha aggiunto . Il ministro ha inoltre richiesto con urgenza un cessate il fuoco incondizionato per fermare l'attuale aggressione sul Libano. "Un cessate il fuoco immediato è essenziale. Non puo' essere condizionato da fattori politici. La priorità è porre fine alla violenza," ha affermato. Concludendo, Abdelatty ha ribadito che qualsiasi ingerenza esterna, araba o non, è inaccettabile. "Il Libano deve decidere autonomamente il proprio futuro. E' fondamentale che la comunita' internazionale rispetti questa sovranità", ha dichiarato, invitando tutti gli attori regionali e globali a sostenere il Libano nel suo cammino verso la stabilità. Il ministro Badr Abdelatty ha ribadito la ferma opposizione dell'Egitto al trasferimento dei palestinesi fuori da Gaza o dalla Cisgiordania. "Non permetteremo il trasferimento delle persone da Gaza in Egitto o altrove.

Questo equivarrebbe a una liquidazione della causa palestinese", ha dichiarato Abdelatty durante la decima edizione dei Med Dialogues, sottolineando che tale misura sarebbe inaccettabile per il suo paese. Il ministro ha evidenziato una visione condivisa con la Giordania su questo tema: "Condividiamo gli stessi obiettivi e punti di vista con la Giordania. Non permetteremo che i palestinesi della Cisgiordania siano trasferiti in Giordania, ne' che gli abitanti di Gaza siano costretti a lasciare la loro terra".

Abdelatty ha poi richiamato l'attenzione sull'importanza di preservare i diritti del popolo palestinese e di garantire che non vi siano soluzioni che compromettano la loro sovranita' e il loro diritto alla terra. "E' fondamentale che la comunita' internazionale rispetti il diritto dei palestinesi a rimanere nella loro terra e che non si cerchino soluzioni che perpetuino l'ingiustizia", ha affermato. Concludendo, Abdelatty ha ribadito l'impegno dell'Egitto a sostenere la stabilita' nella regione e a promuovere soluzioni giuste e durature per il popolo palestinese. "La causa palestinese è una priorità per l'Egitto e continueremo a lavorare per una pace giusta che rispetti i diritti dei palestinesi".

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