Assadakah News - Gli Stati arabi non accetteranno mai una pace dimenticandosi dei diritti dei palestinesi''. Lo ha dichiarato il Segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit intervenendo ai Med Dialogues in corso a Roma sottolineando che “dopo più di 400 giorni di guerra genocida che Israele ha lanciato contro i palestinesi, non possiamo fare affidamento sullo status quo, perché sono preoccupato che si verifichi ulteriore spargimento di sangue negli anni”.
Nel suo intervento Aboul Gheit ha parlato più volte di ''occupazione israeliana'', affermando che parlare di ''occupazione è cruciale'' per capire la realtà palestinese. ''Nonostante la brutalità dell'occupazione israeliana, il 7 ottobre ho condannato gli atti che sono stati compiuti, ma non dobbiamo dimenticare che da oltre 65 anni c'è una occupazione in atto”.
Aboul Gheit ha aggiunto che ''si sta disumanizzando quello che è successo. Oltre 40mila persone sono state uccise a Gaza. Migliaia di scuole, moschee, ospedali e infrastrutture sono stati distrutti. I palestinesi stanno pagando ogni giorno, ogni ora a Gaza”.
"Lo status quo non può sussistere, così temo altro spargimento di sangue negli anni". E' il duro monito sottolineato dal segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul Gheitb intervenendo in apertura dei Med Dialogues a Roma, il quale ha anche ricordato che nel conflitto in corso in Medio Oriente la "parola occupazione è cruciale, perchè non si deve dimenticare che c'è una occupazione in atto" e che la distruzione in corso a Gaza "è il prezzo che i palestinesi pagano ogni giorno e ogni ora per l'occupazione dei territori palestinesi".
Il rappresentante della Lega Araba ha rimarcato quindi che "solo il 18% delle terre palestinesi storiche rimane territorio palestinese, sul pretesto dell'autodifesa Israele vuole confiscarlo. Questa è l'agenda, perpetrare l'occupazione, prendere più terre e che venga riconosciuta la sovranità di Israele su tutti questi territtori: ciò è inaccettabile".
Il responsabile della Lega Araba ha quindi concluso affermando: "Penso che ci debba essere pace tra Israele e i popoli arabi. E' una convinzione personale. Ma sono profondamente preoccupato per il futuro delle relazioni tra israele e paesi arabi". E ha concluso: "L'obiettivo deve essere una coesistenza pacifica, in sicurezza. Pace e sicurezza per entrambi gli stati. Gli stati arabi non accetteranno mai la cosiddetta pace dimenticando i diritti dei palestinesi".
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