Assadakah News - L'Assemblea Nazionale della Mauritania ha approvato questa settimana la nuova legge sull'idrogeno verde durante una seduta pubblica alla presenza del ministro dell'Energia e del Petrolio, Mohamed Ould Khaled, e di numerosi responsabili del settore energetico. Questo provvedimento legislativo rappresenta un passo cruciale per il Paese, che punta a diventare un attore di rilievo nel mercato globale dell'idrogeno verde, una fonte di energia destinata a giocare un ruolo sempre più centrale nella transizione energetica mondiale. Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia (Aie), la Mauritania ha il potenziale per diventare un produttore competitivo di idrogeno verde, grazie alle sue abbondanti risorse rinnovabili e ai vasti spazi disponibili per lo sviluppo di progetti su larga scala.
La nuova legge mira a sfruttare questi vantaggi naturali per ampliare l'accesso a un'energia pulita e moderna, trasformando l'idrogeno verde in uno dei motori principali dell'economia nazionale. Durante il suo intervento all'Assemblea, riferisce "Agence Ecofine", il ministro Ould Khaled ha evidenziato come l'idrogeno verde rappresenti uno dei pilastri fondamentali per realizzare una transizione energetica globale e sostenibile in Mauritania. "Questa legge", ha dichiarato, "non solo posiziona la Mauritania come un futuro leader nella produzione di energia pulita, ma risponde anche alle esigenze attuali e future di una transizione energetica efficace". Negli ultimi mesi, il governo mauritano ha ricevuto numerose proposte per progetti di grande portata destinati alla produzione di idrogeno verde e dei suoi derivati. Tra le ultime, quella dell'azienda danese GreenGo Energy, che si unisce ad altri grandi gruppi energetici già presenti nel Paese, come CWP Global e Chariot.
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