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Immagine del redattoreLetizia Leonardi

Massa Marittima - La Cinghialessa in visita al Museo del Palazzo del Podestà

Letizia Leonardi (Assadakah News) – Come di consueto si è svolto il 23 novembre il ritrovo mensile del Club di scienziati e intellettuali “La Cinghialessa”. In una splendida giornata dal clima frizzantino il numeroso gruppo ha cominciato rifocillandosi in località Ghirlanda, frazione di Massa Marittima, alla rinomata trattoria Sbrana per gustare salumi, tortelli e pietanze della cucina toscana, tutto molto apprezzato dai presenti.

E mentre l’appetito vien mangiando, annaffiato dal buon vino della casa, impreziosito dall’etichetta con il logo del Club, è stata letta la consueta poesia del conte Bernardino da Perolla (alias Franco Balloni), sempre molto applaudita. Ma a divertire tutti è stata la storia rocambolesca delle scatoline di legno di mongongo aurum, dalla quale è stato realizzato un fumetto, dalla talentuosa studentessa Eva Benvenuti, distribuito a tutti i presenti insieme alla copia della poesia.


Il momento culturale si è svolto invece nel Museo Archeologico, nel centro di Massa Marittima, di fronte alla bellissima cattedrale di San Cerbone. La struttura è stata aperta nel 1867 sotto il nome di Museo Civico di Massa Marittima per volere dell’insegnante e studioso di storia locale Stefano Galli di Modigliana. Nel 1875, con la prima donazione effettuata da Gismondo Galli, padre del fondatore del museo Stefano Galli, il museo ha iniziato ad accogliere cimeli antichi, provenienti principalmente dai territori di Canino, Orte e Tarquinia. Il museo incrementò i propri pezzi dopo numerose campagne di scavi effettuate a partire dagli anni venti del XX secolo nel territorio delle Colline Metallifere. Si ricordano le ricerche avvenute nelle località dell'Acquarello (1922), Le Tane (1925-1929), a Perolla (1925-1933), a Poggio Castiglioni (1926-1936) e soprattutto quelle nei pressi del Lago dell'Accesa (1922-1936), soprattutto  portate avanti, dell'archeologo Doro Levi. Altri importanti reperti sono stati rinvenuti dopo la seconda guerra mondiale, nelle zone del Puntone di Scarlino (1949-1951), di Montieri (1949-1957), al Frassine (1952) e alla Marsiliana (1955-1958).


Nel 1958 il museo è stato trasferito nel Palazzo delle Armi di piazza Matteotti ma, venti anni dopo è stato nuovamente spostato in quella che è diventata la sua dimora definitiva: il Palazzo del Podestà in piazza Garibaldi del 1225.

I soci del Club La Cinghialessa hanno potuto ammirare la celebre e preziosa stele di Vado all'Arancio, donata dall'agricoltore Donato Arzilli, che l’ha trovata per caso nel suo terreno e precisamente nel recinto delle galline.


Dal 2004 il museo archeologico di Massa Marittima è iscritto alla rete museale provinciale Musei di Maremma e si è arricchito di una mostra permanente sull'archeospeleologia dal titolo L'uomo e le grotte. Alla fine del 2011 è stata inaugurata un'altra mostra permanente, Il Simposio etrusco. I corredi da banchetto dell'abitato del Lago dell'Accesa, una raccolta di suppellettili, utensili e corredi che allestivano i banchetti della tradizione etrusca.

Ha catalizzato l’attenzione anche il primo fossile dell’Oreopithecus bambolii, il fossile di una scimmia vissuta nel Miocene tra i 7 e i 9 milioni di anni fa nel territorio massetano. Recentemente il Museo è stato dedicato al Professore Emerito Giovannangelo Camporeale di Firenze, colui che condusse tre campagne di scavo al villaggio- necropoli di Macchia al Monte davanti il Lago dell'Accesa, riportando alla luce incredibili e preziose suppellettili etrusche ora esposte nelle sale del Museo.

 

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