Assadakah News - L’educazione alla pace e ai diritti umani, in particolare quella istituzionale dell’insegnamento, è di vitale importanza per la piena realizzazione degli obiettivi di promozione e tutela dei diritti fondamentali.
Nel mondo, milioni di bambini hanno urgentemente bisogno di supporto per ricevere un’istruzione nei paesi in crisi e colpiti da conflitti. Sono spesso tagliati fuori dall’educazione perché costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, perché le loro scuole sono state distrutte o danneggiate oppure perché i loro insegnanti sono fuggiti, come il caso del Libano, quando la terribile esplosione dell’agosto 2020 al porto, innescata dal nitrato di ammonio, ha distrutto mezza Beirut, scuole, ospedali e case.
Questo argomento è stato affrontato discusso dal responsabile della politica estera dell'Associazione Italo-Araba Assadakah, Talal Khrais, con gli studenti della scuola elementare e media di Martignano, nel corso dell’incontro di solidarietà con il martoriato Paese dei Cedri. Talal Khrais, che ha visitato diversi classi accompagnato dalla direttrice della scuola, dr.ssa Piera Ligori dell’Istituto Comprensivo Statale “Giuseppe Palmieri, e dalle altre maestre, ha raccontato agli studenti la sua esperienza come reporter di guerra e il suo impegno per la pace, e ha parlato a lungo dell'esperienza di Nadia De Lazzari, giornalista e vera e propria attivista che 30 anni fa, di fronte a ciò che ha visto a Sarajevo, ha deciso di lanciare con forza una campagna per dire basta alle sofferenze che milioni di bambini sono costretti a subire nei paesi in guerra, nonché fondatrice e anima della Associazione “Venezia Pesce di Pace”.
Oggi il suo operato è riconosciuto ad altissimi livelli, a partire da sindaci di Venezia, alla segreteria di Stato del Vaticano e dall'ambasciatrice del Libano Mira Daher Violides. La mostra dei disegni realizzata da bambini libanesi e veneziani ha avuto grande successo, e una mostra simile sarà realizzata dai ragazzi di Martignano e Kafar Matta.
A margine dell’incontro, al quale ha partecipato anche il sindaco Luciano Aprile, Talal Khrais ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ciò che ha aggravato la crisi in Libano è la speculazione finanziaria, la pandemia e infine l'esplosione nel porto di Beirut, il 4 agosto 2020, hanno fatto precipitare il Paese in una situazione economica disastrosa. I libanesi di fronte all'incapacità della classe politica sta diventando sempre più povera. Le medicine sono sempre più costose e gli ospedali sono anche economicamente inaccessibili. Il governo è paralizzato a causa della lottizzazione del potere corrotto e la gente è disperata". Khrais ha confermato la volontà dei libanesi di continuare la loro lotta per il cambiamento attraverso le elezioni che devono essere fissati nel mese di maggio prossimo.
Il Libano deve rimanere un messaggio, una Nazione di dialogo, però è necessario il sostegno della comunità internazionale e dell'Italia amica da sempre del Libano”.
Komen