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Marocco - Ok a Risoluzione ONU su Saharawi

Assadakah News Agency - Il Consiglio di Sicurezza ONU ha adottato la Risoluzione 2703, che rinnova il mandato della MINURSO per un anno, fino alla fine di ottobre 2024. Il Marocco ha accolto con favore questa notizia e per una buona ragione. Quando nella notte tra sabato e domenica scorsi si sono verificate quattro esplosioni nella città di Es-Semara, causando la morte di una persona e il ferimento di tre persone, due delle quali erano in gravi condizioni, sono sorte molte preoccupazioni. Questo attacco contro una città marocchina, contro obiettivi civili, è stato ufficialmente rivendicato dal Fronte Polisario, secondo la stampa locale, e segna una nuova escalation che non può essere banale o casuale nell'attuale contesto geopolitico internazionale. Con l'avvicinarsi del voto del Consiglio di Sicurezza di lunedì, sempre per alcuni media, il Fronte Polisario ha pensato di gettare un "granello di sabbia nell'ingranaggio dell'ONU per impedire l'adozione di una risoluzione favorevole al Marocco". Tuttavia, nonostante il disaccordo in seno al Consiglio di Sicurezza da più di un anno sulle questioni ucraine e ora sulla questione palestinese, dei 13 membri, di cui 5 permanenti, solo la Russia e il Mozambico si sono astenuti dal votare la risoluzione 2703. Il Polisario e chi lo sostiene, scrivono i giornali marocchini, ha potuto constatare che sulla questione del Sahara marocchino la comunità internazionale non si lascia ingannare.

Nelle province del Sud, la popolazione che vi abita ha profonde radici in Marocco e gode di pieni diritti democratici, come tutti i marocchini. Inoltre, il Marocco ha continuato a investire nello sviluppo della regione. La storia del Marocco racconta di un Regno che si estendeva fino a Timbuctù, l'Algeria invece non ha mai avuto il minimo sbocco sull'Atlantico. Il Sahara si estende dalle nostre coste fino a quelle del Mar Rosso in Egitto, l'Algeria fa la parte del leone con il 90% della sua superficie, e le popolazioni nomadi che da sempre lo abitano e lo attraversano, sarebbero in conflitto con il Marocco per un loro legittimo diritto all'autodeterminazione su un pezzo di territorio disegnato con coltello e righello? Alcuni commentatori locali ripetono da sempre che "nessuno sequestra il popolo sahrawi, il popolo sahrawi è marocchino e il Marocco opera nel rispetto della legalità internazionale, affidando volontariamente il destino della sua giusta causa nazionale nelle mani delle autorità dell'ONU, per garantirne la legittimità".

Le immagini sui social network sono incontrollabili nella loro viralità e nella loro istantaneità, il Marocco non avrebbe mai potuto nascondere abusi o violenze senza essere messo alla berlina. Queste sono tutte ragioni, tra le altre, che spiegano perché anche un Consiglio di Sicurezza altrimenti diviso rimane consensuale quando si tratta di valutare chi sembra voler portare avanti la questione e chi ha interesse a sabotarla. E per chi temeva che il contesto internazionale avesse indebolito lo slancio del Marocco, alcune notizie potrebbero addirittura passare come inattese. Così, la Francia, attraverso il suo ambasciatore all'ONU, ha ricordato il "sostegno storico, chiaro e costante" della Francia al piano di autonomia del Marocco e ha chiesto la ripresa delle tavole rotonde che hanno riunito Marocco, Mauritania, Polisario e Algeria. Queste dichiarazioni sono un segnale forte da parte della Francia, forse anche un appello e un passo verso nuovi rapporti tra Parigi e Rabat, ma è anche un messaggio chiaro per Algeri, che vede la Francia voltarsi a favore del Marocco su una questione importante. Anche gli Stati Uniti hanno ribadito con vigore e incoraggiamento il loro sostegno alla posizione marocchina, il che spiega in una certa misura anche l'astensione di Mosca. In realtà, se l'84% dei membri delle Nazioni Unite è ora impegnato nella causa marocchina, né la Russia, tanto meno il Mozambico, basteranno ad aiutare l'Algeria a invertire la tendenza. La soluzione della questione del Sahara sulla base della proposta del Marocco richiede ancora tempo, ma è solo questione di tempo.


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