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Marocco – Il piccolo Rayan non ce l’ha fatta

Assadakah News (Roma) – Nei pressi del paesino rurale di Ighran, non lontano da Chefchaouan, dopo avere trascorso oltre cento ore a 35 metri di profondità, nella serata di ieri i soccorritori avevano riacceso le speranze, perché il piccolo Rayan era stato estratto vivo, ma poco dopo è giunta la notizia che ha commosso il mondo: le ferite riportate erano troppo gravi, e il bimbo di cinque anni non ce l’ha fatta. Il re del Marocco, Mohammed VI ha voluto dare personalmente l’annuncio alla tv di stato, e ha poi telefonato ai genitori per esprimere loro la propria vicinanza.

Nell'ultima mezz'ora si erano diffuse notizie contraddittorie. Le tv in un primo momento avevano dato il bimbo per salvo. Poi la tragica notizia. Rayan Awram era precipitato in un pozzo martedì, e le immagini trasmesse in diretta dalle televisioni alle 21.30 avevano mostrato i soccorritori attorno a una barella uscita dal tunnel, la stessa che era stata portata dentro di corsa mezz'ora prima. S'intravedeva una sagoma, avvolta in una coperta termica. Tutto attorno la folla che gridava, il papà e la mamma del piccolo erano lì fino a pochi minuti prima. A questo punto non è chiaro se il piccolo fosse già privo di vita o sia spirato in seguito, durante il trasporto in ospedale.

Per raggiungerlo i soccorritori, con cinque bulldozer, avevano scavato un tunnel parallelo: un lavoro sfibrante, andato avanti per ore, giorni, conquistando la strada centimetro per centimetro. Ryan nel frattempo continuava a dare segni di vita, ma sempre più debole e stordito. Alla fine si è arrivati a scavare con le mani, per timore che il terreno cedesse e inghiottisse definitivamente il piccolo.

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