Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Un percorso dai suoni e profumi mediterranei, con un respiro di armonia e bellezza, quello che si profila con il progetto promosso dal Consolato Onorario del Regno del Marocco in Calabria, dal “Festival Euromediterraneo di Altomonte”, da “Officine Idee” e dal “Centro Studi Gentes”. Nel chiostro di Altomonte, in provincia di Cosenza, uno dei borghi più belli d’Italia, soprannominato anche “Città del pane” e “Città Slow”, si è realizzata questa iniziativa che segna un passo importante verso l’incontro tra popoli e culture. Qui è stato compiuto il primo passo verso la costituzione dell’”Orchestra dei suoni e delle parole del Mediterraneo”.
“Ad Altomonte non troverete progetti destinati ad arenarsi, - spiega il sindaco del medievale borgo Gianpietro Coppola - qui troverete compagni di viaggio che hanno le energie per portarle avanti”. La progettualità del Comune aspira a un dialogo continuativo e armonioso in tutto il Mediterraneo.
Ribadisce le medesime idee e intenzioni Antonio Blandi, direttore artistico del “Festival Euromediterraneo di Altomonte” e project manager di “Officine delle Idee”. “L’Orchestra nasce non solo come espressione artistica, ma come progetto di coesione e condivisione sociale - afferma Blandi - un luogo dove musicisti, artisti, scrittori e pensatori possano ritrovarsi per immaginare un futuro diverso, un futuro in cui il Mediterraneo sia spazio di congiunzione, di scambio e non un limite, una frontiera. Dove le differenze diventino ricchezze e dove la musica e la parola siano strumento di pace e dialogo”.
La costituzione dell’ Orchestra ha generato un’ondata di entusiasmo che ha travalicato i confini della Calabria giungendo fino a Tangeri. Infatti il direttore del “Conservatoire d’art et de musique”, Yassir Azziman, ha espresso vivo interesse per l’iniziativa, considerandola come una collaborazione di arricchimento tra scuole, studenti, istituzioni e territori. “Partecipare a questo progetto significa rafforzare i legami - ha aggiunto Azziman - e creare un ponte culturale che possa unire i popoli del Mediterraneo attraverso la musica”.
Anche il direttore del Conservatorio di Cosenza e direttore artistico dell’”Orchestra Sinfonica Bruzia”, Francesco Perri, ha espresso in modo sentito le motivazioni della sua adesione al progetto. “Abbiamo accolto con grandissimo interesse l’invito a partecipare a questo progetto - ha affermato Perri - che rappresenta una naturale evoluzione del lavoro che già si sta portando avanti in Calabria. Confermando inoltre l’importanza del confronto e dell’incontro tra i conservatori di diverse nazionalità come opportunità di grande crescita professionale e umana”.
Un’ Orchestra che non è solo musica, dunque, ma anche una sinfonia di lingue, tradizioni, storie, per dare nuove opportunità al Mediterraneo, restituendo al nobile mare l’antica importanza di cullare grandi civiltà. Un progetto artistico, un ponte culturale, un segnale di speranza.
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