Assadakah News Agency - La Lega Araba, e l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (IOC) si sono mobilitate, come dichiarato dal segretario generale Hussein Ibrahim Taha, esortando la comunità internazionale a intervenire, ma annunciando di rifiutare, pur con cortesia, l’offerta della Francia. Secondo i dati dell’OMS, sono oltre 300mila le persone coinvolte nel terremoto, soprattutto nelle aree intorno a Marrakech.
La terra non smette di tremare, in Marocco, dove il sisma avvenuto alle 23.11 dell’8 settembre scorso, ha causato fino ad oggi 2.122 vittime accertate. Era previsto, dopo il sisma dell’8 settembre, la serie di assestamento, che a volte può essere altrettanto distruttiva, per cui lo stato di allarme è mantenuto al massimo, mentre procedono comunque le ricerche nella speranza di trovare sopravvissuti. Al momento i feriti sono oltre duemila, secondo le cifre ufficiali, di cui oltre 1.400 in gravi condizioni per cui il bilancio è da considerare purtroppo provvisorio. Tutti gli italiani, risultati alla fine circa 500, sono al sicuro, in collegamento con l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri. La Protezione Civile italiana, si è detta in stato operativo per fornire aiuti ai soccorritori del Marocco, come dichiarato dal presidente Mattarella e dalla premier Meloni. Nel frattempo, è decollato il primo aereo da Milano con diversi generi di materiali da soccorso, grazie alla Fondazione Arca. Il Re del Marocco, S.A. Mohamed VI, ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
Nella vlle di Al Hauoz, il terremoto ha generato nuove sorgenti d'acqua, nel frattempo, si continua a scavare anche a mani nude fra le macerie di diversi villaggi. Sono operative sul posto le squadre di specialisti e vigili del fuoco da Spagna, Inghilterra, Qatar ed Emirati Arabi, mentre gli sfollati hanno trascorso la terza notte all’aperto.
Il sindaco di Ighil, un villaggio di circa 4.000 persone, epicentro del sisma, a una settantina di chilometri da Marrakech, ha comunicato che la zona è estremamente difficile da raggiungere, e che nell’abitato no si riesce a trovare sopravvissuti.
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