Assadakah News Agency - In risposta ai continui attacchi dei ribelli Houthi contro le navi nel mar Rosso, l’esercito americano ha dato il via all’operazione “Prosperity guardian”, a cui ha preso parte una coalizione internazionale per il momento composta da Stati Uniti, Bahreìain, Canada, Regno Unito, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Seychelles, Norvegia e Italia. L’obiettivo della missione è garantire la sicurezza dei vascelli mercantili lungo le rotte che passano dal golfo di Aden e dallo stretto di Bab al-Mandab. Il coordinamento sarà affidato alla Combined task force 153, istituita nel 2022 per migliorare la sicurezza delle stesse aree di mare e composta da 39 Paesi, di cui non tutti prenderanno parte a “Prosperity guardian”. La Russia, per esempio, ha già fatto sapere che non parteciperà. In risposta a questa iniziativa militare, il presidente de facto dello Yemen Mohammed Ali al-Houthi ha dichiarato che "qualsiasi Paese che si muove contro di noi avrà le sue navi prese di mira nel mar Rosso".
Al momento nelle acque che bagnano i territori occupati dalle milizie houthi operano già diverse unità, primo tra tutti lo strike group della portaerei americana Uss Dwight D. Eisenhower, che si è spostata dal golfo Persico di fronte alle coste yemenite.
Nella zona si trovano anche il cacciatorpediniere britannico Hms Diamond e la fregata francese Languedoc di classe Aquitaine, ora parte dell’alleanza anti-Houthi. Entrambe hanno già abbattuto droni dei terroristi. A rinforzare questa piccola flotta sono giunte anche le unità americane Laboon, Indianapolis e Bataan.
Le navi italiane
La marina spagnola ha già schierato la Esps Victoria, una fregata al momento impegnata a seguire la Mv Ruen, un mercantile dirottato dai pirati somali. Per quanto riguarda l’Italia, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato l’invio della fregata multi-missione F 591 Virginio Fasan. “L'Italia farà la sua parte, insieme alla comunità internazionale, per contrastare l'attività terroristica di destabilizzazione degli Houthi, per tutelare la prosperità del commercio e garantire la libertà di navigazione e il diritto internazionale”, ha dichiarato il titolare del dicastero italiano. Nel mar Rosso sono presenti anche l’Ins Mormugao della marina indiana e la 45esima task force di scorta navale cinese, all’ancora in Gibuti. Più a nord, vicino al golfo di Aqaba, Israele ha schierato una corvetta Sa’ar 4.5, tre Sa’ar 3 e una Sa’ar 6.
Le rotte prese di mira dagli Houthi sono fondamentali per il commercio internazionale, in particolare per quanto riguarda il petrolio e il gas liquefatto. Secondo le statistiche pubblicate dal governo degli Stati Uniti, le spedizioni di oro nero passate per lo stretto di Bab al-Mandab hanno rappresentato “circa il 12% del petrolio scambiato via mare nella prima metà del 2023, e le spedizioni di gas naturale liquefatto hanno rappresentato circa l'8% del commercio mondiale”.
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