Talal Khrais (ANN, Libano) – Non mi occupo di Cinema e di Arte. Ho lavorato per 33 anni come reporter di guerra, in giro per il mondo, in aree dove si combatteva in prima linea. Adesso mi occupo, in Italia e nella Santa Sede, della politica estera ma il cinema è sempre stato una grande passione. In questo periodo di pandemia, nel quale le sale sono ormai da diversi mesi chiuse, sento prepotentemente la mancanza di recarmi a guardare un buon film. Il mondo del cinema italiano e internazionale sta attraversando un periodo di estrema difficoltà. Ciò però non mi impedisce di continuare a scrivere e vivere il grande Cinema, e far conoscere, tramite l’Agenzia Nazionale per l’Informazione ANN (che diffonde notizie in 54 Paesi), il cinema italiano nel mondo. Mi piace riportare, in lingua italiana, questo mio articolo pubblicato oggi dall’Agenzia in lingua araba. Probabilmente molti dei contenuti saranno noti a tanti italiani ma mi fa piacere condividere qualcosa su un argomento che mi sta molto a cuore e che mi scorre nelle vene: l’ultimo film interpretato dalla mitica Sophia Loren, che ritorna sul grande schermo.
Non posso dire di aver visto tutti i film dell’amata Sophia Loren, ma posso dire di averne visti molti, e per questo vorrei parlare di uno in particolare, per me il più commovente: “La vita davanti a sé”. Una pellicola che segna uno straordinario ritorno, con la regia del figlio, Edoardo Ponti.
Sophia Loren interpreta la parte di una ex prostituta ebrea, Madame Rosa, sopravvissuta all’Olocausto, che accoglie, dietro compenso, i figli di sue colleghe che non possono occuparsi di loro. Un giorno un suo amico, il dottor Cohen, interpretato da Renato Carpentieri, le propone di prendersi cura di un bambino senegalese di 12 anni, di nome Momò (Ibrahima Gueye) orfano e anche lui figlio di una prostituta. Inizialmente Madame Rosa rifiuta di prendere il bambino, così difficile e problematico, poi decide di accoglierlo. Con il passare del tempo si instaurerà un profondo legame affettivo. Quando la salute di Madame Rosa inizierà a peggiorare, la donna farà promettere a Momò di fare tutto il possibile per evitarle un eventuale accanimento terapeutico. Il ragazzino si impegnerà per rispettare questa promessa.
Un bellissimo e significativo film nel quale la figura centrale è Madame Rosa, una donna anziana che guarda ciò che si è lasciata dietro di sé: un passato traumatico che la mente si rifiuta di capire e accettare. E poi c’è Momò, che invece ha tutta la vita davanti a sé, e può forse ancora rendere il suo futuro diverso, dimenticando il passato. La parte più toccante di questa straordinaria pellicola è rappresentata dalla promessa con la quale Momò si lega a Madame Rosa ed alla sua storia. Ed è proprio quella che gli dà la possibilità di riuscire a guardare la vita davanti a sé e non soltanto attraverso la ripetizione traumatica di ciò che è accaduto, trovando così un modo per “ripartire” e rinascere. Simbolicamente la morte di Madame Rosa rappresenta l’opportunità di un nuovo inizio per Momò. Soltanto attraverso la capacità di elaborare e capire ciò che è stato vissuto dietro di sé è possibile guardare e vivere la vita davanti a sé.
L’interpretazione della Loren, sempre magnifica, affascinante e in grado di dare grazia e poesia al suo personaggio, rende comunque interessante la sua visione. Secondo diverse attendibili fonti, l’attrice non avrebbe voluto interpretare questo ruolo ma il figlio, Edoardo Ponti, noto regista, ha insistito per convincere la madre a recitare in questa parte. Una scelta ottima perché si tratta di un personaggio che solo lei poteva essere in grado di interpretare per rendere questa opera qualcosa di speciale.
Sophia Loren non ha certo bisogno di presentazioni, ed è annoverata tra le artiste più celebri della storia, con una esperienza di oltre 50 anni, dall’indimenticabile esordio nei primi anni ’50 e una serie di successi fino al 2013. Il suo stile inconfondibile, il talento e la sua bellezza senza tempo, l’hanno resa una icona italiana nel mondo. Da non dimenticare un’altra italiana, a sua volta nota in tutto il mondo, Laura Pausini, interprete della canzone “Io si” (“Seen”), motivo conduttore de “La vita davanti a sé” (per altro fra i candidati a Golden Globe, Satellite Awards e Critics’ Choice Award) che fra l’altro potrebbe farle ottenere l’Oscar come migliore canzone originale”, da affiancare a quelli che Sophia Loren ha ottenuto nella sua prestigiosa carriera.
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