Laila Khrais - Un’occasione per celebrare la giornata della violenza contro le donne, con Mahmud Shukair, attualmente uno degli autori palestinesi più affermati, Premio Darwish fo Creativity, e con “Le donne della famiglia” finalista all’International Prize for Arabic Fiction.
Fin da bambino “Piccolo Mohammed”, chiamato così per distinguerlo dai due fratelli maggiori con i quali condivide il nome, ha ben chiara la strada che il padre, lo sceicco Mennan, ha in mente per lui: dedicare tutta la sua vita a tenere uniti i numerosi rami della famiglia ‘Abd al-Lat, a proteggerne i membri e a realizzare opere che ne avrebbero tenuto alto il nome.
Quando arriva il momento, Mohammed, che non si è mai sentito davvero all’altezza, preferisce onorare diversamente l’eredità paterna, mettendo per iscritto la storia del clan. Allora ritorna col pensiero alla Palestina della sua infanzia, agli anni Quaranta, quando la sua famiglia lascia il deserto e si stabilisce nel paesino di Ras al-Naba’, alle porte di Gerusalemme. Abbracciare la sedentarietà è solo la prima delle tante sfide che gli ‘Abd al-Lat dovranno affrontare nel tempo. Come la nascita dello stato di Israele nel 1948, la disfatta degli eserciti arabi nel 1967 e la guerra del 1973. Alcuni di loro lasceranno il paese, in cerca di un futuro migliore in Giordania, Kuwait o Brasile. Altri resteranno e tenteranno, ciascuno a modo proprio, di conciliare il retaggio beduino con l’avvento della modernità. Alla voce di Mohammed, impiegato in un tribunale religioso, si intrecciano quelle del fratello Fleihan, scaltro contrabbandiere, e della madre Wadha, fermamente convinta che la lavatrice sia abitata da spiriti maligni. Insieme ai ricordi emergeranno anche le storie delle donne della famiglia: le loro lotte, le loro sofferenze, la loro caparbietà.
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