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Lucca - Cordoglio per le vittime dell’elicottero

Assadakah Roma News – Sono sette le vittime della sciagura aerea dello scorso 9 giugno: l’esperto pilota Corrado Levorin, i cittadini turchi Iker Ucak, Cez Arif, Erbil Altug Bulent e Kenar Serhat (imprenditori del settore della carta), e i libanesi Chadi Kreidy e Tarek El Tayak, imprenditori impegnati in un tour importante che comprendeva la visita allo stabilimento Roto Cart di Castelminio di Resana. Mentre sorvolavano il Modenese, si è scatenata una tempesta e l'elicottero è scomparso dai radar. È stato ritrovato sul monte Cusna tre giorni dopo, carbonizzato, assieme ai corpi dei passeggeri.

Quattro dei sei passeggeri morti nello schianto erano turchi e lavoravano per Eczacibasi, gruppo industriale fondato nel 1942 dall'omonima famiglia, che possiede decine di società dal settore farmaceutico a quello dei materiali per l'edilizia. Erano dirigenti e si trovavano in Italia insieme a Bulent Eczacibasi, proprietario del gruppo, per un viaggio di lavoro, in occasione della fiera del settore cartario a Lucca.

Gli altri due passeggeri provenivano dal Libano. Chadi Kreidy era uno dei due libanesi del gruppo che è salito sull'elicottero poi precipitato. Era dipendente della multinazionale libanese Indevco, specializzato in prodotti di carta monouso e ricopriva il ruolo di general manager di una delle aziende controllate, la Sanita. Come lui, Tarek Tayah lavorava per Indevco, ma era dipendente di un'altra azienda, la Gespa: i due erano colleghi all'interno del gruppo. La storia personale di Tayah è segnata da un evento particolare: nella tragica esplosione che sconvolse il porto di Beirut due anni fa perse la moglie, e oggi lascia tre figli.

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