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Luca Attanasio - 4 anni dopo, la sua Memoria nelle Istituzioni

Immagine del redattore: Patrizia BoiPatrizia Boi
La Vedova Zakia Seddiki Attanasio
La Vedova Zakia Seddiki Attanasio

Patrizia Boi (Assadakah News) - Sono trascorsi quattro anni dalla tragica scomparsa dell'Ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell'autista Mustapha Milambo, uccisi in un agguato il 22 febbraio 2021 nei pressi di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, durante una missione umanitaria del Programma Alimentare Mondiale dell'ONU. La loro memoria continua a vivere nei cuori di chi li ha conosciuti e nelle Istituzioni che, ancora oggi, onorano il loro sacrificio con impegno e dedizione.


La Commemorazione a Limbiate

L'Ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l'autista Mustapha Milambo, uccisi in un agguato il 22 febbraio 2021 nei pressi di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo
L'Ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l'autista Mustapha Milambo, uccisi in un agguato il 22 febbraio 2021 nei pressi di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo

A Limbiate, cittadina natale dell'Ambasciatore Attanasio, si è svolta una Cerimonia di commemorazione al cimitero locale, alla presenza della famiglia, degli amici, di numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni. Alla cerimonia hanno partecipato anche diversi sindaci della zona e politici, tra cui il consigliere regionale del PD, Piefrancesco Majorino. Il sindaco di Limbiate, Antonio Romeo, ha sottolineato l'importanza di mantenere vivo il ricordo dell'Ambasciatore, soprattutto tra i giovani, per diffondere la cultura della solidarietà, della legalità e del senso delle istituzioni.


Il Ricordo in Parlamento e l'Impegno delle Istituzioni


Nel quarto anniversario della scomparsa, la Camera dei Deputati ha ospitato il convegno "Al servizio delle istituzioni con dedizione e coraggio" per ricordare il sacrificio dell'ambasciatore e dei suoi compagni di viaggio. Durante l'evento, il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha reso omaggio alla memoria di Attanasio:

«Quella di oggi è un'occasione importante per evidenziare l'impegno civile dell'ambasciatore Luca Attanasio. Egli ha lasciato un segno profondo nelle Istituzioni e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Era un diplomatico apprezzato e stimato per la sua professionalità, competenza e l'alto senso del dovere. E, prima di tutto, era un uomo di valori e di grande umanità».

Anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito l'importanza del lavoro svolto dall'ambasciatore e l'impegno dell'Italia per la pace e la cooperazione internazionale:

«La storia esemplare dell'ambasciatore Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci è la storia di un rapporto simbiotico tra queste due categorie di servitori dello Stato. Penso proprio alla Repubblica Democratica del Congo e alla regione del Kivu, in queste settimane attraversate da tensioni che ci rimandano con il pensiero a quel triste giorno di quattro anni fa e ci incoraggiano a lavorare con ancora maggiore determinazione per un futuro di pace, prosperità e crescita».

Il ministro ha inoltre ricordato il progetto delle borse di studio Attanasio, che lo scorso anno ha permesso a 39 studenti provenienti da paesi come Afghanistan, Algeria, Libia, Marocco, Niger, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Somalia e Tunisia di studiare in Italia, in onore dell'impegno dell'ambasciatore per l'Africa.


Le Parole della Vedova Zakia Seddiki


Zakia Seddiki Attanasio, Presidente della Fondazione Mama Sofia, ha preso la parola al convegno, ricordando il marito e il suo lascito:

«Luca non c'è più fisicamente ma continua a vivere in me, nelle nostre figlie e in tutto ciò che abbiamo costruito insieme. Cerco ogni giorno di onorare il suo ricordo con la stessa passione. Mi ha insegnato a continuare a lottare sempre in ciò in cui si crede. Vi invito a riflettere: ognuno di noi può essere costruttore di luce. Il cambiamento inizia da noi, dalle nostre azioni, dalla nostra determinazione».
«La speranza non è solo nei giovani. Ogni persona, ogni cittadino, ha un ruolo in questo cambiamento. Nessun contributo è troppo piccolo. La nostra forza si misura da quanto siamo capaci di alzarci ogni volta che cadiamo. Il mio amore si è trasformato in energia per lottare sempre per costruire un futuro migliore. Luca ha creduto in questo e io continuo a crederci. La pace è una scelta quotidiana, un atto concreto. Un mondo senza violenza si costruisce con parole concrete, col dialogo e il rispetto di tutti gli esseri umani».


Il Fondatore di Assadakah, Talal Khrais, ha dichiarato:

«Luca Attanasio, non è stato solo un Ambasciatore, ma un uomo che arrivava dove gli altri si fermavano. S.E. giungeva nei luoghi di sofferenza per restituire il sorriso ai più sfortunati. Sua moglie non ha voluto abbandonare la sua strada e, ancora oggi che lui riposa da qualche parte nei cieli, gli ha fatto il più grande regalo, quello di dedicarsi allo stesso percorso umanitario, dando voce ai poveri e derelitti. Raramente si incontra una donna come lei, audace e sensibile: anche lei arriva dove gli altri non osano».

Il sacrificio di Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo rappresenta un monito per tutti coloro che operano nelle aree di crisi con dedizione e spirito di servizio. La loro memoria continua a ispirare chi crede in un mondo più giusto e solidale. L'Italia, attraverso il ricordo e l'impegno concreto, onora la loro eredità, portando avanti il sogno di un futuro di pace e collaborazione internazionale.


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