Assadakah News - Secondo gli ultimi dati dell'Unione Energie per la Mobilità (Unem), dopo dieci anni la Libia è tornata ad essere il principale fornitore dell'Italia nel primo trimestre del 2024. Il Paese, infatti, ha importato circa 14,5 milioni di tonnellate di greggio, in calo del 3,3 pe cento rispetto allo stesso periodo del 2023. A spiccare è il ruolo assunto dall'Africa che in questo primo trimestre è arrivata a contare per il 38% del totale importato (era il 30% nel primo trimestre 2023), guidata dalla Libia.
Sale così a dieci il numero di Paesi africani da cui l'Italia ha importato greggio per un totale di 5,4 milioni di tonnellate, circa 800 mila tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+17%). In crescita anche i volumi in arrivo dai Paesi ex-Urss (+15,6%), guidati dal Kazakhstan (+43%), ma anche dagli Stati Uniti (+26%) divenuti quarto Paese importatore con un peso più che raddoppiato rispetto al 2022. In netto calo gli arrivi dal Medio Oriente, in particolare dall'Arabia Saudita (-47%) e dall'Iraq (-46%), in parte per effetto delle difficoltà di transito presenti nel Mar Rosso e dei conseguenti aumenti dei costi dei noli.
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