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Libia - Quali ostacoli per le elezioni?

Assadakah News – Secondo le ultime informazioni, la Camera dei Rappresentanti, parlamento eletto nel 2014 a Bengasi, ha annunciato i nomi dei candidati alla guida di un governo che come priorità dovrà portare la Libia alle elezioni.

Il consigliere della Camera, Fathi al Marimi, ha confermato che il presidente Aguila Saleh, ha ricevuto le prime candidature, i cui nomi al momento non sono stati rivelati. Potrebbe essere una prima mossa concreta per risollevare il Paese dal prolungato stallo politico e dalla mancata attuazione dei principi stabiliti dalla Missione delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL), incentrata in particolare sulla formazione di un comitato a cinque, con i principali soggetti istituzionali della Libia, compreso l’Alto Consiglio di Stato con sede a Tripoli, insieme alle figure chiave come il generale Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, e il primo ministro del Governo di Unità Nazionale, Abdulhamid Dabaiba. Iniziativa purtroppo naufragata, come molte altre.

Le ultime elezioni in Libia si sono svolte nel 2014, ma con un risultato che non ha soddisfatto nessuna delle parti in causa, e con un successivo riaccendersi della guerra civile, terminata con il cessate il fuoco del novembre 2020. Com’è noto, attualmente, in Libia ci sono due coalizioni politico-militari: il Governo di Unità nazionale del premier Dabaiba, con sede a Tripoli, riconosciuto dalla comunità internazionale; e il Governo di Stabilità Nazionale guidato da Osama Hammad, primo ministro designato dalla Camera dei rappresentanti, esecutivo con sede a Bengasi, manovrato dal generale Haftar.

Gli ostacoli per le elezioni sono comunque principalmente quattro. In primo luogo la previsione di un secondo turno per le elezioni presidenziali, ovvero, anche se il vincitore del primo turno ottenesse il 50% +1 dei voti. Secondo: il collegamento fra elezioni presidenziali e parlamentari, ponendo in seconda importanza le elezioni dell’Assemblea Nazionale come primo organo legislativo. Terzo: la necessità di un governo unitario per giungere alle elezioni e porre fine ai vari governi ad interim. Quarto, ma non meno importante, la necessità della piena inclusione di tutti i libici, comprese le donne e tutte le componenti etniche e culturali.

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