(Agenzia Nova) - Il primo ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdulhamid Dabaiba, ha annunciato l’intenzione di arrestare i responsabili degli scontri avvenuti a Zawiya. In un discorso durante la sua visita al ministero dell’Interno a Tripoli, Dabaiba ha dichiarato che “chiunque pensi di usare armi al di fuori della legge deve essere ritenuto responsabile”. In merito alla chiusura della produzione e dell’esportazione di petrolio, Dabaiba ha sottolineato che riterrà responsabili tutti coloro che hanno causato la chiusura dei giacimenti e tagliato i mezzi di sussistenza ai libici.
Tra venerdì e sabato, violenti scontri tra due gruppi armati rivali sono avvenuti a Zawiya, città controllata dal Governo di Unità Nazionale del premier Abdulhamid Dabaiba situata a ovest della capitale Tripoli. Secondo quanto riportato dai media libici, il bilancio provvisorio sarebbe di almeno un morto e diversi feriti. Diversi video pubblicati dai media libici, tra cui “Libya Observer” e “218 Tv” hanno mostrato le immagini degli scontri a fuoco che avrebbero interessato le Guardie delle strutture petrolifere e la brigata Al-Shurafa. Nel pomeriggio di ieri la compagnia petrolifera libica, National Oil Corporation (Noc) ha dichiarato che la raffineria di petrolio della città di Zawiya è stata danneggiata durante gli scontri, precisando che sta ancora valutando il bilancio dei danni. Secondo la Noc, gli scontri avvenuti tra le due milizie rivali nella città di Zawiya hanno colpito 29 siti di produzione petrolifera. La compagnia petrolifera statale ha invitato le parti coinvolte a “esercitare moderazione” e “tenere gli impianti petroliferi lontani da qualsiasi azione armata che metterebbe in pericolo la vita dei lavoratori e danneggerebbe le già fatiscenti infrastrutture del settore petrolifero libico”. La città costiera di Zawiya si trova a circa 40 chilometri a ovest di Tripoli ed è una delle città più grandi della Libia occidentale. La città è sede della più grande raffineria di petrolio della Libia e ospita uno dei più importanti terminal petroliferi della Tripolitania. Le brigate armate, la maggior parte delle quali tutte composte da miliziani originari di Zawiya, si occupano del mantenimento della sicurezza della città e delle sue infrastrutture e tra di loro scoppiano frequenti scontri armati.
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