Assadakah News Agency – Mentre Saipem si è aggiudicata un contratto da Mellitah oil & gas Libyan Branch (consorzio National Oil Corp. of Libya/Eni North Africa), per lo sviluppo del Bouri gas utilisation project per un valore di circa un miliardo di dollari, al largo della costa libica, e nel momento di delicata transizione politica, l’Alto Consiglio di Stato (HCS) ha nominato Mohammed Takala nuovo presidente, scelta che avrà profonde implicazioni per il futuro del Paese e non solo.
Il Consiglio Superiore di Stato (HCS), organismo consultivo con base a Tripoli, ha tenuto la votazione per rinnovare la leadership e in questo contesto, Mohammed Takala è emerso come nuovo presidente, subentrando a Khaled Al-Meshri. La carica di primo vice-presidente è stata assegnata a Masoud Ebeid, mentre Omar Al-Obeidi è stato eletto secondo vice-presidente.
Ancora una volta, la Libia dimostra la capacità di garantire un trasferimento pacifico del potere attraverso un processo democratico. Anche il primo ministro del Governo di Unità Nazionale, Abdel Hamid Dabaiba, ha espresso auguri e congratulazioni a Takala per la nuova carica, contribuendo a intensificare le discussioni e i dibattiti riguardo al futuro del dialogo con il presidente della Camera dei Rappresentanti (HoR), Aguila Salah, nell’ambito della pianificazione verso le elezioni.
Mohammed Takala, 57 anni, originario di Al-Khums, ha una lunga e profonda esperienza politica: è stato membro del Congresso Generale Nazionale. Con una formazione in informatica e un dottorato in Reti Informatiche, Takala ha anche preso parte al Libyan Political Dialogue Forum (LPDF) a Tunisi e Ginevra, oltre ad essere membro del Comitato di dialogo sulla road map a partire dal 2022.
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