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Immagine del redattorePatrizia Boi

Libia - Le Pitture Rupestri preistoriche del Tadrart Acacus

Arco di Fozzigiaren di I, Luca Galuzzi, CC BY-SA 2.5

Patrizia Boi (Assadakah News) - Il Tadrart Acacus, un'area montuosa situata nel sud-ovest della Libia, rappresenta uno dei siti più importanti del Sahara per l'arte rupestre preistorica. Dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1985, questo luogo è famoso per le sue incisioni e pitture rupestri che coprono un arco temporale di oltre 12.000 anni, offrendo uno spaccato unico della vita umana e dei cambiamenti climatici e culturali nella regione.


Le pitture rupestri del Tadrart Acacus furono riportate alla luce in modo sistematico negli anni '30 del XX secolo grazie all'archeologo italiano Paolo Graziosi, che ne documentò per la prima volta la ricchezza artistica e storica. Tuttavia, è con le spedizioni degli anni '50 condotte da Fabrizio Mori, altro eminente archeologo italiano, che il sito fu esplorato in modo approfondito. Mori realizzò ampie catalogazioni e analisi, contribuendo a comprendere il significato culturale e l'evoluzione storica di queste opere.


Durante le esplorazioni, gli studiosi trovarono immagini straordinarie, come elefanti, giraffe, coccodrilli e scene di vita quotidiana. Questi elementi suggeriscono un ecosistema molto diverso dall'attuale deserto, evidenziando una transizione climatica significativa.


Il ritrovamento di queste pitture avvenne in un contesto storico in cui l'archeologia del Sahara stava emergendo come disciplina, con l'obiettivo di esplorare le radici preistoriche dell'Africa. Le scoperte al Tadrart Acacus giocarono un ruolo cruciale nel dimostrare che il Sahara, oggi un ambiente inospitale, era un tempo un luogo florido e abitato da civiltà complesse.

Di Roberto D'Angelo (roberdan) - This image was originally posted to Flickr as DSCN3912, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=887422

Le pitture rupestri del Tadrart Acacus illustrano scene di caccia, danze rituali, e animali ora estinti nella regione, come giraffe, elefanti e bovini. Le opere non sono solo decorative, ma raccontano un'evoluzione culturale e sociale: dal periodo della caccia alla vita pastorale, fino al commercio e alla tecnologia (es. carri e cammelli). Alcune delle pitture si trovano in condizioni eccezionali grazie alla protezione naturale delle grotte, mentre altre sono state erose nel tempo dal vento e dalla sabbia. Questi dipinti, comunque, si suddividono in diverse fasi storiche che riflettono i mutamenti climatici e le attività umane:


  • Periodo delle Giraffe - Risalente a circa 10.000 anni fa, raffigura una savana rigogliosa con fauna abbondante.

  • Periodo Pastorale - Con animali domestici come bovini e scene di pastorizia, risalente a circa 7.000-4.000 anni fa.

  • Periodo dei Cavalli - Testimonia l'introduzione dei cavalli e carri, circa 3.000 anni fa.

  • Periodo dei Cammelli - Rappresenta una fase più recente, associata alla desertificazione della regione e alla transizione verso l'ambiente arido attuale.


Vediamo di approfondire ognuno dei quattro periodi principali delle pitture rupestri del Tadrart Acacus, ciascuno dei quali riflette cambiamenti climatici, culturali e sociali nella regione.

Rock-Art Sites of Tadrart Acacus (Libya) Autore Federica Leone - Incisioni di Giraffe

1. Periodo delle Giraffe (circa 10.000 anni fa)


Questo periodo è il più antico e risale all'Olocene iniziale, quando la regione del Sahara era una savana rigogliosa con abbondante vegetazione, corsi d'acqua e fauna selvatica. Le pitture rappresentano una varietà di animali ormai scomparsi dalla zona, come giraffe, elefanti, rinoceronti, ippopotami e bovini selvatici. Le immagini suggeriscono che l'ambiente fosse adatto alla caccia e alla raccolta.

Rappresentazioni - Scene dinamiche raffigurano animali in movimento, a volte accompagnati da figure umane intente alla caccia. Le giraffe, in particolare, sono tra i soggetti più comuni, probabilmente perché simbolo di abbondanza.


Tecnica - Le incisioni sono spesso profonde e dettagliate, mentre le pitture utilizzano pigmenti ocra per sottolineare la vivacità della fauna.


Importanza - Questo periodo documenta un ecosistema scomparso e testimonia l'abilità degli artisti preistorici nel rappresentare la natura.


Rock-Art Sites of Tadrart Acacus (Libya) Autore Federica Leone - Pitture di Bovini

2. Periodo Pastorale (7.000-4.000 anni fa)


Durante questa fase, il Sahara iniziò a subire una graduale desertificazione, e le comunità umane si adattarono introducendo la pastorizia. Le pitture raffigurano animali domestici, in particolare bovini, e scene di vita quotidiana, come la mungitura, il trasporto di acqua e le attività comunitarie.


Rappresentazioni - Sono comuni immagini di mandrie, uomini che conducono animali e scene di vita collettiva, spesso in contesti rituali o cerimoniali. Le figure umane appaiono più stilizzate rispetto al periodo precedente.


Innovazioni culturali - La transizione dalla caccia alla pastorizia indica un'importante evoluzione culturale e sociale. Questo periodo rappresenta l'emergere di società più strutturate e sedentarie.


Significato ambientale - Le pitture mostrano l'adattamento umano a un ambiente che stava diventando meno ospitale.

3. Periodo dei Cavalli (circa 3.000 anni fa)


Questa fase coincide con l'introduzione dei cavalli nel Sahara, un evento che ebbe un profondo impatto sulle società locali. Le pitture raffigurano carri trainati da cavalli, suggerendo il progresso tecnologico e l'espansione dei contatti culturali con altre regioni.


Rappresentazioni - I cavalli, spesso raffigurati con carri a due ruote, sono simbolo di mobilità e potere. Le scene includono battaglie, cerimonie e processioni, indicando l'importanza dei cavalli non solo come mezzo di trasporto ma anche come status symbol.


Impatto culturale La presenza dei carri suggerisce scambi culturali con il Vicino Oriente e il Mediterraneo. L'introduzione di questi mezzi segna un'epoca di cambiamenti tecnologici e sociali significativi.


Tecnica - Le incisioni diventano più schematiche, riflettendo forse un cambiamento nella funzione dell'arte rupestre.

4. Periodo dei Cammelli (dopo il 1.000 a.C.)


Questo periodo rappresenta la fase finale dell'arte rupestre del Tadrart Acacus, associata alla desertificazione avanzata e all'introduzione dei cammelli, animali fondamentali per la sopravvivenza in un ambiente ormai arido.


Rappresentazioni - Scene di carovane e di cammelli suggeriscono una transizione verso economie basate sul commercio trans-sahariano. I cammelli sono raffigurati con una stilizzazione che riflette il cambiamento nella tradizione artistica.


Significato ambientale - Le pitture testimoniano il passaggio definitivo a un ecosistema desertico. La cultura locale si adattò sfruttando i cammelli per i lunghi spostamenti e i commerci.

Author Jean-Jacques Gelbart

Aspetto simbolico  I cammelli non sono solo un mezzo di sopravvivenza ma anche un simbolo del dominio umano sul deserto.


Questi quattro periodi offrono una cronaca unica dei cambiamenti climatici e delle risposte umane nel Sahara. Le pitture del Tadrart Acacus rappresentano una straordinaria eredità culturale e ambientale, raccontando una storia che si estende per millenni.


Tecniche e Conservazione


Le pitture rupestri del Tadrart Acacus sono state create utilizzando pigmenti naturali come l'ocra rossa, il carbone e l'argilla bianca, applicati direttamente su superfici rocciose. Questi pigmenti derivano da minerali e materiali organici trovati localmente e sono stati mescolati con leganti naturali, come grassi animali o succhi vegetali, per migliorarne l'adesione.


Sono diverse le Sfide di Conservazione per queste pitture. Negli ultimi decenni, molte pitture sono state danneggiate da graffiti e atti di vandalismo. Ma anche l'Erosione Ambientale dovuta ai cambiamenti climatici e alle fluttuazioni di temperatura sta accelerando la degradazione naturale delle superfici rocciose. Non ultime anche le Sabbie del Deserto, attraverso le tempeste di sabbia causano abrasioni, compromettendo ulteriormente i dettagli delle pitture.


Il progetto UNESCO e altre iniziative locali hanno sviluppato piani di monitoraggio, con tecnologie avanzate come la fotogrammetria 3D e scansioni laser per documentare le opere e pianificare interventi. Campagne di sensibilizzazione per il pubblico e le comunità locali mirano a prevenire danni futuri.


Accesso e Visite

Per accedere al sito il punto di partenza è la città di Ghat, il luogo principale da cui iniziare. Sono necessari veicoli 4x4 per attraversare il terreno desertico ed è essenziale essere accompagnati da guide locali esperte per orientarsi nel deserto e garantire la sicurezza. il periodo ideale per visitarlo è da novembre ad aprile, quando il clima è più favorevole, le temperature sono più miti e le condizioni di viaggio sono meno impegnative. È preferibile affidarsi a tour operator specializzati che offrono pacchetti che includono logistica, guide, e permessi per accedere al sito.


Fonti Visive


Per ammirare immagini e dettagli delle pitture rupestri, si consigliano i seguenti portali:


Sito ufficiale UNESCO - Immagini e descrizioni dettagliate del patrimonio culturale.

Acacus Project - Iniziative per documentare e conservare l'arte rupestre.

Portali di archeologia - Molti includono foto di alta qualità del sito e delle sue opere.


Fonti di Riferimento


UNESCO - Patrimonio dell'Umanità: Scheda ufficiale sul Tadrart Acacus.

Acacus Project: Studi e conservazione.

Studi dell'Università di Milano: Approfondimenti sull'arte rupestre e sui cambiamenti climatici.

Guide turistiche locali: Esperienze e consigli per viaggiare nella regione.

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