Franco Abdelkader Omeich - Due Paesi in rapporti che risalgono a tempi antichi, e oggi legati da rapporti commerciali e cooperazione per una nuova era commerciale. Si attendono quindi gli sviluppi del grande meeting del 6/7 dicembre scorso che, a Roma, ha visto insieme circa 150 imprenditori italiani e un centinaio di imprenditori libici, interessati a sviluppare opportunità di business con le nostre imprese. Due giorni di incontri, su iniziativa della Camera di Commercio Paritetica Italo-Libica, con la partnership dell’Ambasciata di Libia in Italia, ENI e Sparkle, e la collaborazione di Unioncamere, Confindustria Assafrica e Mediterraneo, Joint Italian Arab Chamber of Commerce (JIACC) e Promos Italia. All’incontro ha partecipato anche l’ambasciatore libico in Italia, S.E. Muhammad Younes, e si è aperto con un videomessaggio dell’Ambasciatore italiano a Tripoli, S.E. Gianluca Alberini.
La Libia è tornata a rappresentare una grande opportunità per il sistema produttivo italiano, con un ruolo basilare per la politica estera italiana. L’attenzione delle imprese italiane in Libia è sempre stata a livelli altissimi, e la richiesta di partecipazione all’iniziativa da parte di imprese italiane si è dimostrata superiore alle aspettative.
L’avvio nel Paese nordafricano di una fase di stabilizzazione, e soprattutto la ripresa interna riguardo a scambi commerciali, attività economiche e investimenti, specialmente nel settore energetico, mostrano ottime opportunità per un rilancio degli scambi bilaterali, anche attraverso una ben salda cooperazione fra le istituzioni, soprattutto per risolvere le complessità operative che ancora ostacolano l’iniziativa imprenditoriale.
La Libia ha un sistema imprenditoriale molto promettente, composto sostanzialmente dalle PMI, come in Italia, e quindi partner ideale per le piccole e medie imprese che vogliono affacciarsi sul mercato internazionale, dove il Made in Italy è particolarmente apprezzato.
Non a caso l’Italia è il terzo fornitore della Libia, con una quota di mercato che ha superato il 14% e un valore di vendite nel Paese per oltre 2,2 miliardi di euro. La metà delle esportazioni italiane è rappresentata dai prodotti petroliferi raffinati (53,9%), seguiti dai prodotti alimentari, bevande (13,3%) e macchinari (8,1%). Per quanto riguarda le importazioni dalla Libia, l’Italia è il secondo paese di destinazione, con circa 10 milioni di euro per il settore petrolio e gas naturale, che rappresentano circa il 96% delle importazioni.
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