top of page
Immagine del redattoreRoberto Roggero

Libia - Azzeramento dei flussi per l’Italia, dimesso capo Noc

Assadakah News - Il capo della compagnia petrolifera Noc della Libia, Paese che ha le maggiori riserve di Oil&Gas dell’Africa e che esporta gas verso l’Italia con Eni, si è dimesso il 16 gennaio. Ufficialmente Farhat Bengdara ha lasciato per motivi di salute. Nel pomeriggio, dopo le dimissioni - riporta Staffetta Quotidiana - i flussi di metano verso il nostro Paese che arrivano attraverso il gasdotto GreenStream da Mellitah a Gela (inaugurato nel 2004 da Berlusconi e Gheddafi) si sono azzerati. L’export libico si stava riprendendo dopo le dispute tra i due poteri che controllano la parte Est del Paese con capitale Bengasi, controllata dal generale Khalifa Haftar, e la parte occidentale di Tripoli sotto il controllo del governo riconosciuto nel 2021 dalla comunità internazionale e presieduto da Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh, che ha accettato le dimissioni e nominato il membro del board Masoud Suleman.

Bengdara, che era stato governatore della banca centrale libica con Gheddafi, era stato scelto come presidente della National Oil Company dal 2022 ed era riuscito a risollevare la produzione fino a salire ai 1,4 milioni di barili al giorno. La sua nomina aveva messo d’accordo i leader delle fazioni opposte, Dbeibeh e Haftar, che si suddividono i guadagni che rappresentano la maggior fonte di introiti e che sono gestiti dalla Banca centrale libica (Cbl). Una ripresa della produzione favorita anche dalla nomina a settembre 2024 la di un nuovo governatore, Naji Mohamed Issa Belqasem.

A fare le spese di una nuova situazione di instabilità sarebbe l’Italia, che due anni fa a fine gennaio 2023 aveva rinnovato la partnership con un accordo firmato in Libia dalla premier Giorgia Meloni in una missione con il ceo Eni Claudio Descalzi che aveva previsto 8 miliardi di investimenti. L’Eni è infatti il primo operatore energetico con la produzione di gas naturale, localizzata nell’offshore e le attività di esplorazione offshore che onshore. È il gasdotto Green Stream a portare in Italia il gas prodotto dai giacimenti di Wafa e Bahr Essalam, mentre - riporta il sito del Cane a sei zampe - con il progetto strategico Structures A&E, la cui startup è prevista nel 2026, prevediamo di rifornire ulteriormente il mercato interno e di garantire la continuità nell’esportazione di gas.

Comments


bottom of page