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Libano - Unifil per lo sport dei giovani

Assadakah Beirut - Il contingente italiano di Unifil nei giorni scorsi ha donato abbigliamento tecnico e calcistico alla comunità libanese di Al Qualy’ah. Le forniture, spiega la Difesa, provengono dall'Unione Sportiva Grosseto 1912, grazie alla collaborazione tra il Presidente Giovanni Lanioni e il Reggimento Savoia Cavalleria 3°, presso il quale il materiale è stato raccolto prima della partenza dei paracadutisti per il Libano.

II colonnello Dario Paduano, Comandante di ITALBATT, ha voluto ringraziare il Sindaco Mohamed Shimali, per il fattivo impegno nel supportare i giovani della comunità: “lo sport rappresenta per i giovani un'occasione di crescita e condivisione di valori, tra cui il rispetto, la solidarietà, l’inclusività, il sacrificio e lo spirito di squadra. Sono tra quei valori - ha detto - che motivano gli uomini e le donne della Task Force nell'assolvimento della missione di UNIFIL”.

Il contingente italiano in Libano ha la responsabilità del settore ovest di UNIFIL (JTF-L Sector West), guidato dal generale di brigata Roberto Vergori, in cui operano circa 3.800 Caschi Blu di 17 dei 48 Paesi contributori alla missione dell'ONU.

L'Italia assicura, inoltre, la mobilità aerea e capacità di operare dalla terza dimensione con gli assetti ad ala rotante dell'Aviazione dell'Esercito, personale di staff all'interno del Comando della missione ed altre componenti specialistiche delle Forze Armate, che garantiscono la complementarietà operativa necessaria all'assolvimento dei compiti principali: monitorare la cessazione delle ostilità, assistere le Forze Armate libanesi nel controllo del territorio e nell’esercizio della sovranità e contribuire al supporto della popolazione civile.

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