top of page
rroggero5

Libano – Un medico italiano in prima linea

Talal Khrais - Si chiama Lucia De Conno, e combatte ogni giorno per restituire il sorriso all'infanzia libanese, immagine dell’Italia sempre più solidale con il Libano e la sua gente, soldati ignoti, veri angeli che rimangono ignoti alla stampa.

La National News Agency, insieme a Assadakah News, ha incontrato la dottoressa Lucia De Conno impegnata dal 2017 in campagne di solidarietà con il martoriato popolo libanese. Lucia non si concede pause: "Mi piange il cuore vedere bambini che non possono comprare un gelato. La situazione in Libano sempre più drammatica dobbiamo agire".

Rispondendo alla domanda “Com’è iniziata questa attività e la passione per il Libano”, Lucia ha dichiarato:

E’ iniziato con l’incontro con una persona, un libanese, che oggi è mio marito. Abbiamo deciso di intraprendere insieme questa esperienza, e portare avanti un certo tipo di discorso. La onlus è nata ufficialmente nel 2017, oggi celebriamo i nostri primi cinque anni, ma eravamo sul campo già dall’anno precedente, a titolo di spontaneo volontariato”.

Ammirevole…Ma oggi, che in libano la situazione è diversa, quel’ la vostra strategia?

Abbiamo certo cambiato modo di operare, necessariamente, compiendo noi stessi un cammino evolutivo e autodidattico. Siamo stati noi i primi a imparare dalla gente del Libano. Abbiamo cominciato da zero, un giorno che per caso mi sono prestata per una consulenza medica volontaria, per richiesta di una amica medico, nella Bekaa. Venivo dalla Caritas di Roma come dermatologa, e una volta in pensione ho accompagnato mio marito per una visita alla sua famiglia in Libano…Era il febbraio 2016, periodo della guerra in Siria…e ho voluto vedere di persona la situazione, vedere i campi profughi…Come si fosse trattato di una specie di richiamo…E così, anche grazie a questa mia cara amica libanese, ho iniziato a fare volontariato, anche con una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, e molte altre iniziative…”.

…E quando hai iniziato con la onlus?

E’ nata nell'ottobre 2017, dopo diversi viaggi in Libano…ho constatato che si era sparsa la voce, specie nei campi dei profughi siriani, e quindi mi è venuto in mente di coinvolgere amici e colleghi medici, allargando il campo d’azione, e da allora abbiamo effettuato nove missioni in Libano, e due in Bosnia. Insomma, siamo “medici di strada”, lavoriamo così, fra la gente, soprattutto in Libano, che è diventato la nostra principale situazione, perché è un Paese che sta soffrendo una situazione che non si merita…Lo si vede nello sguardo della gente, che non può comprare medicine a causa della estrema povertà diffusa oggi, e soprattutto segnata dal disastro dell’agosto 2020 al porto di Beirut. E’ un Paese che ha nella speranza una delle sue principali risorse, ma è anche al limite della sopportazione…”.

Quali progetti avete adesso, e prossimamente?

Con l’università La Sapienza abbiamo un progetto per la ginecologia, per la richiesta di tante donne libanesi, ed è una cosa che ci motiva enormemente. La Sapienza ha accolto il progetto di collaborazione con l’università di Byblos e realizzeremo visite, pap-test, sedute di educazione e molto altro…”.

La Associazione Onlus, “Second Generation Aid” sabato 18 giugno, presso la Sala di Liegro, organizza un evento culturale, seguito da un tradizionale momento culinario libanese, avente l’obiettivo di permettere un confronto sulle dinamiche del Libano, Paese in cui l’Italia ha diversi interessi. L’evento è patrocinato dall’Ambasciata del Libano a Roma, con la onlus di medici italiani che lavora sul territorio libanese offrendo assistenza sanitaria di primo livello.

Con un intervento di Talal Khrais, la cena sarà accompagnata dal racconto in viva voce della Presidente della onlus e dei volontari che parleranno dei cinque anni di attività sul campo e della crisi attuale del Libano. Seguirà l’intervento del Direttore del centro studi COSMO, l’italo-libanese Bernard E. Selwan Khoury che dialogherà con il Dott. Giuliano D’Antonio, Riservista Ufficiale che ha collaborato con UNIFIL a diversi progetti umanitari in Libano.

La partecipazione all’iniziativa è a offerta libera, e l’incasso sarà utilizzato per l’acquisto di medicinali e attrezzature necessarie per la prossima missione di Second Generation Aid in Libano, che si terrà a luglio 2022. Per info e prenotazioni: +393358248587.

Un’attività che, fra l’altro, si svolge esclusivamente per volontariato, spesso autofinanziato, che di questi tempi non è certo da sottovalutare…

留言


bottom of page