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Libano - "Shams", a Beirut la mostra del fotoreporter Marco Palombi

Aggiornamento: 17 mar


Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Al Sursock Museum di Beirut è ospitata la mostra fotografica “Shams” (Sole) e sarà visitabile fino al 20 marzo. Si tratta di un viaggio attraverso le immagini del fotoreporter romano Marco Palombi. La mostra è stata organizzata dalla sede di Beirut dell’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo (Aics) in collaborazione con l’Ambasciata Italiana in Libano. Infatti dal 2017 l’Italia ha investito nel settore educativo in Libano al fine di grantire un’educazione di qualità, riabilitare edifici scolastici, promuovere la formazione professionale e migliorare l’accesso a un’alimentazione sana nelle scuole. Tornando al mondo affascinante delle foto, Marco Palombi ha eseguito le missioni di monitoraggio dei progetti italiani, visitando scuole e centri di alfabetizzazione di base in tutto il Libano. Il titolo “Shams” richiama la speranza per il futuro rappresentata dai giovani libanesi. Con le sue fotografie, il fotoreporter romano ha raccontato l’impatto concreto che gli interventi italiani hanno sulla vita dei bambini e delle bambine, offrendo un ritratto potente e d’impatto di questo periodo storico cruciale. Le immagini esposte nella mostra creano un dialogo visivo tra i soggetti delle foto e gli spettatori, abbattendo barriere e distanze.


Le immagini esprimono un grido di speranza e resistenza da parte di un popolo che continua ad affrontare pesanti difficoltà. “L’Italia ha sempre creduto nel potere dell’educazione come strumento di crescita, dialogo e costruzione di un futuro migliore, - così si è espresso S.E. Fabrizio Marcelli, Ambasciatore d’Italia in Libano - il nostro impegno in Libano non si è mai interrotto, neppure nei momenti più difficili, perchè investire nei giovani significa investire nella stabilità e nella prosperità del Paese. Questa mostra è una testimonianza visiva di ciò che abbiamo realizzato insieme e del legame profondo che unisce l’Italia e il Libano”.

Anche Alessandra Piermattei, titolare della sede Aics di Beirut, ha aggiunto che “l’idea di usare le immagini per raccontare le iniziative di cooperazione nel settore dell’educazione ha per noi grande importanza, in quanto dà un volto a progetti e attività realizzati e rende tangibile l’impatto positivo della cooperazione italiana e dei suoi partner”.

Incisività, sostenibilità e inclusività sono, dunque, i tre principi chiave che guidano l’azione dell’Italia nel settore educativo in Libano, con un contributo complessivo di 60 milioni di euro dal 2017 fino a oggi.

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