Assadakah Beirut - Il capo del partito delle Forze Libanesi, Samir Geagea, ha sottolineato che "il ministero degli Esteri sta cercando, con vari mezzi, di ostacolare l'elezione degli espatriati al fine di ridurre il tasso di voto distribuendoli ai seggi elettorali in alcuni Paesi e ritardando la pubblicazione delle liste elettorali, nonostante l'opposizione delle comunità libanesi. Ha inoltre denunciato l'approccio del ministero degli Esteri al riguardo, considerandolo un "covo di clientelismo e corruzione totale".
Le parole di Geagea sono giunte nel corso di una manifestazione elettorale organizzata dalla sezione di Jezzine del Partito delle Forze Libanesi, alla presenza di esponenti della lista elettorale "La nostra unità a Sidone e Jezzine" e vari partigiani, sostenitori e sindaci della regione.
Geagea ha criticato i discorsi del deputato Gibran Bassil, che "cerca di incitare le persone l'una contro l'altra invece di parlare di sviluppo e progetti", mentre indirettamente ha anche criticato le alleanze di Bassil "con coloro che in precedenza ha accusato di ostacolare i suoi sforzi e li ha etichettati come corrotti e teppisti".
Rivolgendosi alla popolazione di Jezzine, Geagea ha esortato a "decidere tra rimanere fermi al nostro posto, o addirittura declinare sempre di più, o uscire da questa oscurità per iniziare a salvare il Libano".
"A molti non piacciono le Forze Libanesi, e questo è un loro diritto, ma li invitiamo a votarle per il loro reale interesse, l'interesse dei loro figli e il loro futuro, perché il Partito LF ha dimostrato in tutte le fasi di essere in grado di salvare il Paese e salvarlo da questo inferno, e condivide questo desiderio con i libanesi. Le prossime elezioni parlamentari non sono ordinarie, ma piuttosto una "fase decisiva durante la quale il Paese può essere salvato attraverso grandi blocchi parlamentari".
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