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Libano - Saad Hariri con la popolazione

Immagine del redattore: Roberto RoggeroRoberto Roggero

Assadakah Beirut - Il Libano sta cambiando, e uno dei segnali è il ritorno di Saad Hariri, atteso da decine di migliaia di libanesi. Un ritorno senza rischi perché è iniziato un nuovo percorso.

Occasione più adatta non poteva capitare: il 20° anniversario del martirio del padre, Rafiq Hariri, ucciso nel 2005, che stava riuscendo a costruire un fronte politico in grado di espellere dal Libano l’influenza di Bashar Al-Assad. Per questo Hariri ha il grande sostegno della popolazione, cosciente che il Paese è finalmente uscito da una situazione estremamente drammatica. Ora il Libano può sostenere il popolo siriano per la stabilità reciproca.

Saad Hariri sulla tomba del padre Rafiq
Saad Hariri sulla tomba del padre Rafiq

L'ex Primo Ministro Saad Hariri, nel discorso di fronte alla popolazione libanese, ha dichiarato: “Questo può essere l'inizio o la fine della giustizia, ma in entrambi i casi, se la giustizia della terra non ci rende giustizia, nessuno può sfuggire alla giustizia del Signore. Negli ultimi 20 anni, il Libano ha assistito a numerose crisi che hanno stremato i libanesi, e non abbiamo mai negato la responsabilità che gravava sulle nostre spalle. Mi inchino di fronte alle nostre famiglie martirizzate nel Sud, nei sobborghi, nella Bekaa e in tutte le regioni. I libanesi sono un cuore solo, e proprio come la nostra responsabilità era quella di affrontare l'aggressione, adesso la nostra responsabilità è quella di ripristinare l'unico corpo libanese e ricostruire le regioni distrutte. È responsabilità di tutti risolvere la crisi economica e ripristinare lo sviluppo in varie regioni. Il Libano ha un'opportunità d'oro dopo l'elezione del presidente, la formazione di un nuovo governo e la nuova speranza espressa nel discorso inaugurale del presidente Joseph Aoun.

Alla gente del Sud e della periferia dico: siete partner nell'opportunità, ma dovete rompere ogni precedente impressione che siate una forza di ostruzione, intimidazione e armamento.

Voi siete partner nell'aprire ponti con i nostri fratelli arabi e partner nel ripristinare il prestigio dello Stato, che da solo, con il suo esercito, le sue istituzioni e le sue forze militari e di sicurezza, protegge tutti i libanesi".

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