Talal Khrais - La situazione sempre più drammatica in Libano a causa della crisi economica e finanziaria causata in primo luogo dalla classe politica, la più corrotta a livello mondiale.
La classe politica che ha ereditato il potere dal 1992 ha saccheggiato tutte le risorse, compresi gli aiuti che l’Europa e l’Italia che hanno donato per la ricostruzione.
L’organizzazione Save the Children denuncia la condizione drammatica dei minori in Libano, vittime del lavoro minorile e a rischio di abuso e sfruttamento a causa della povertà dilagante delle famiglie colpite dalla crisi economica. E' necessaria un’azione congiunta di governo e società civile per non aggravare la condizione dei bambini nel Paese che, a soli cinque o sei anni, sono costretti a scendere in strada per vendere benzina al mercato nero e raccogliere rottami metallici e plastica, costretti a subire violenze e abusi verbali mentre cercano di guadagnare denaro per le famiglie in strada. Lo staff di Save the Children ha riportato un drammatico aumento del numero di bambini che lavorano in strada quest'anno, riscontrando 306 casi di lavoro minorile nella prima metà di quest'anno rispetto ai 346 casi nell'intero 2020. Il collasso economico del paese e il calo del potere d'acquisto delle persone hanno spinto molte famiglie di tutte le nazionalità a mandare i propri figli a fare lavori pericolosi ed estenuanti - denuncia l’organizzazione - come la vendita di fazzoletti sulle autostrade, la raccolta di bottiglie di plastica e il lavoro prolungato nelle fattorie e nelle famiglie.
dall’Organizzazione, che lo aiuta con denaro contante e sta lavorando per far sì che sua figlia riceva un'istruzione.
Una parziale revoca delle sovvenzioni sul carburante ha fatto aumentare il prezzo del carburante del 55% in 14 giorni, facendo salire i prezzi per il cibo e altri beni. Le interruzioni di corrente fino a 21 ore al giorno hanno causato il raddoppio delle bollette del generatore, con alcuni proprietari che addebitano 500.000 sterline (circa $ 330 al tasso bancario ufficiale) per far funzionare un generatore per un mese, l’equivalente di circa il 78% del salario minimo. La valuta locale ha perso oltre il 90% del suo valore negli ultimi 18 mesi. Il crollo della valuta e il peggioramento della situazione economica hanno lasciato oltre un milione di bambini, sia libanesi che rifugiati, bisognosi di sostegno umanitario e assistenza alimentare. In zone come il centro di Beirut, c'è stato un notevole aumento del numero di bambini che mendicano per strada, molti dei quali chiedono aiuto per comprare il latte o il pane per i loro fratelli.
Il Presidente della Repubblica Miche Aoun conferma consultazioni da lunedì 25 luglio. Il presidente della Repubblica libanese Michel Aoun ha confermato che intende avviare le consultazioni parlamentari per la creazione del tanto atteso governo da lunedì prossimo.
Come si sa la settimana scorsa il premier incaricato Saad Hariri ha rinunciato all'incarico dopo quasi dieci mesi di falliti tentativi di accordarsi con lo stesso Presidente della Repubblica Michel Aoun per la spartizione delle poltrone ministeriali.
Il Libano affronta da due anni la sua peggiore crisi economica in tempo di pace, dalla fine della guerra civile libanese (1975-90). La formazione del governo è vista come un passo necessario per negoziare con il Fondo monetario internazionale lo stanziamento di ingenti aiuti economici per far uscire il paese dal tunnel del default.
Per la prima volta dopo decenni, l'inamovibile governatore della Banca centrale libanese Riad Salame sarà interrogato, nelle prossime settimane, dalla procura di Beirut nell'ambito dell'inchiesta libanese sui presunti crimini di appropriazione indebita, riciclaggio di denaro ed evasione fiscale.
Salame, già coinvolto in due altre separate inchieste giudiziarie in Svizzera e Francia, è da mesi al centro della tempesta politica e mediatica che coinvolge l'intero sistema bancario libanese, fallito di fatto nel 2019 con il palesarsi della peggiore crisi economica e finanziaria del paese negli ultimi 30 anni. La procura di Beirut ha annunciato nelle ultime ore di aver convocato per il prossimo agosto Salame per un interrogatorio senza precedenti. Non è chiaro se Salame intende rispondere alla convocazione.
Il governatore della Banca centrale gode di forti protezioni politiche e istituzionali ma è anche da più parti accusato di essere uno dei principali responsabili del 'fallimento del Libano'.
Salame è a capo della Banca centrale libanese dalla metà degli anni '90 del secolo scorso, dopo la fine formale del conflitto intestino libanese (1975-90).
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