Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - L’inizio del nuovo anno scolastico era previsto, in Libano, per la prima settimana di ottobre ma la guerra ne ha causato il ritardo. L’Unicef ha sostenuto il Ministero dell’Istruzione e dell’Educazione Superiore (MEHE) al fine di far tornare gradualmente a studiare circa 387mila bambini, compresi quelli che si trovano nei rifugi e nelle comunità colpite dalla guerra, a partire dal 4 novembre. Con il sostegno dell’Unicef le 326 scuole pubbliche potranno offrire una risposta di apprendimento di qualità, sia di persona sia online attraverso la piattaforma digitale di MEHE. L’intento è quello di aiutare i bambini e i giovani a recuperare e a continuare il loro percorso formativo. Si cercherà di garantire e sostenere anche gli alunni disabili, le bambine e i rifugiati con interventi speciali affinché ogni bambino abbia l’opportunità di imparare.
“L’impatto negativo del conflitto sui bambini, sugli insegnanti e sulle scuole è già catastrofico e deve essere ribaltato immediatamente per evitare che un anno scolastico perso metta a repentaglio il benessere dei bambini, la loro protezione, le prospettive future e la ripresa del Paese, - ha detto il Rappresentante dell’Unicef in Libano, Edouard Beigbeder, - tornare a scuola non è solo essenziale per l’apprendimento e lo sviluppo dei bambini, ma fornisce loro anche la necessaria stabilità sociale ed emotiva in questo periodo difficile”.
“Mentre lavoriamo per proteggere i bambini dai pericoli e aiutarli a continuare a imparare, è imperativo che gli edifici scolastici e le altre infrastrutture civili siano salvaguardati durante questo periodo, - ha aggiunto Beigbeder, - ogni bambino ha diritto all’istruzione. L’Unicef rinnova il suo appello per un cessate il fuoco immediato e duraturo per consentire ai bambini di tornare a studiare e a vivere”.
Le 326 scuole riceveranno finanziamenti essenziali dal Ministero dell’Istruzione libanese/Unicef Transition Resilence Education Fund (TREF), per il necessario materiale didattico, come i libri di testo, e per un supporto psicosociale vitale e screening sanitari per aiutare i bambini ad affrontare gli effetti del conflitto.
La ripresa dell’istruzione nelle scuole pubbliche presenta sfide significative, poiché circa il 60% dei rifugi per le famiglie sfollate si trova nelle scuole e molti insegnanti sono stati costretti a trasferirsi lontano dalle loro scuole abituali.
Sostenere il funzionamento delle scuole pubbliche è di fondamentale importanza e ancor di più lo è lavorare per un una rapida cessazione del fuoco nelle aree insanguinate dalla guerra.
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