Assadakah Beirut - Il leader di un importante partito cristiano libanese, Samir Geagea, ha evidenziato l'urgenza di superare lo stallo politico ed eleggere un nuovo presidente del Libano come precondizione per arrivare a un cessate il fuoco fra Israele e Hezbollah. Il Libano è senza un capo di stato da quasi due anni a causa della gravissima crisi economica che continua mentre Israele bombarda il Paese per colpire i siti di Hezbollah. Gli alleati di Hezbollah e i loro avversari, tra cui il partito delle Forze libanesi cristiane (LF) di Geagea, non riescono a raggiungere il consenso per l'elezione di un presidente.
La prima urgenza, secondo il politico cristiano, "è un cessate il fuoco per porre fine alla catastrofe che il nostro popolo sta sopportando. In assenza di serie iniziative internazionali, la nostra unica opzione per raggiungere un cessate il fuoco è eleggere un presidente", ha affermato Geagea, che e' considerato vicino alle posizioni di Stati Uniti e Arabia Saudita, in una conferenza stampa. All'inizio del mese scorso Geagea ha accusato Hezbollah di trascinare il Libano in una guerra con Israele, "come se non ci fosse uno stato". Oggi ha chiesto "un presidente credibile che si impegni chiaramente ad attuare le decisioni internazionali, in particolare le risoluzioni 1559, 1680 e 1701 del Consiglio di sicurezza Onu, in tutte le loro disposizioni". Nelle prime due si chiede il disarmo di tutti i gruppi non statali; la 1701 del 2006 ha permesso la fine della guerra di quell'anno fra Israele e Hezbollah e ha stabilito che l'esercito libanese e le forze di peacekeeping dovrebbero essere le uniche truppe dispiegate nel sud del Paese.
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