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Libano - Patriarca Rahi: "Dialogo internazionale sotto gli auspici ONU"

Assadakah Beirut - Il Patriarca maronita, il cardinale Mar Beshara Boutros Al-Rahi, ha dichiarato, durante messa di Capodanno che “il Libano è malato della perdita della sua identità e, come ogni paziente che si lamenta di perdere la salute, deve essere restituito a lui... Perché della sua posizione geografica, della sua diversità religiosa e culturale, della sua apertura a tutti i paesi e del suo ruolo storico di ponte culturale, economico e commerciale, luogo di convergenza e dialogo e elemento di stabilità nella regione, il Libano è uno Stato la cui identità è neutralità positiva e attiva”.

Al-Rahi ha elogiato il primo e promettente passo compiuto dal Presidente della Repubblica, dal Primo Ministro e dal Ministro dell'Interno fissando una data per le elezioni parlamentari e firmando un decreto per tenerle.

Il Patriarca ha sottolineato la necessità di tenere le elezioni legislative sotto la supervisione di osservatori internazionali, in particolare che c'è un desiderio tra l'opinione pubblica libanese e le Nazioni Unite.

Commentando l'invito del Presidente della Repubblica a tenere una sessione di dialogo nazionale, Al-Rahi ha ritenuto che i dialoghi interni che aveva sempre accolto e sostenuto non fossero stati attuati, preferendo, in caso di un'atmosfera adeguata in futuro, avviare un dialogo nazionale dialogo sotto l'egida delle Nazioni Unite nel quadro di una conferenza internazionale che garantisca un meccanismo internazionale e operativo. Infine, ha attribuito la ragione di tenere una conferenza internazionale al fatto che alcuni aspetti della crisi libanese sono legati a questioni regionali e internazionali come il destino dei rifugiati palestinesi, il ritorno dei siriani sfollati e la risoluzione dei problemi di frontiera e di sicurezza. con Israele.

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