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Libano - Oggi si elegge il presidente della Repubblica

Assadakah News - Una giornata fondamentale per la Repubblica del Libano, che dopo oltre due anni finalmente può avere quel presidente che mancava per avviare la ripresa del Paese, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti, che lo hanno visto nuovamente coinvolto in un conflitto armato.

Min Libano manca un presidente dal novembre del 2022, da quando il 31 ottobre di quell’anno è scaduto il mandato di Michel Aoun. Da allora le divergenze interne hanno impedito l’elezione di un nuovo capo di Stato.

Salvo rivolgimenti dell’ultimo minuto, il candidato favorito è il comandante delle Forze Armate libanesi, generale Joseph Aoun, che per essere eletto ha bisogno di 86 voti su 128. Candidato favorito anche per Hezbollah, che ha posto il veto solo su Samir Geagea, leader delle Forze Libanesi. Gli altri nomi inseriti nella rosa dei candidati sono Jihad Azour, ex ministro delle Finanze; Elias Baysari, direttore dell’agenzia di sicurezza interna; il noto imprenditore Samir Assaf; Georges Khoury, ex ambasciatore e già responsabile dell’intelligence militare.

Non è un’elezione presidenziale uguale alle precedenti, perché giunge dopo due anni di vuoto, e perché non si è svolta alcuna campagna elettorale. Non sarà quindi una elezione in base al consenso popolare, considerata l’emergenza, ma decisa da un accordo fra le forze politiche, soprattutto adesso che Hezbollah non ha più il peso politico che aveva in precedenza. Tutto dovrebbe concludersi senza sorprese, perché la mancata elezione avrebbe conseguenze disastrose per il Libano, in un momento in cui il Paese ha estremo bisogno di sostegno.

Il generale Joseph Aoun, di confessione cristiano maronita (come prevede la Costituzione), avrà un compito non certo facile: la rinascita nazionale, la ricostruzione dell’economia, i rapporti con la confinante nuova Siria, le condizioni da affrontare con Israele, e i rapporti internazionali che sono estremamente importanti, tanto che alla convocazione in Parlamento sono presenti gli ambasciatori di Egitto, Francia, Arabia Saudita e Stati Uniti.

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