Assadakah Beirut - Nella giornata di ieri, l’esercito israeliano ha ucciso 71 civili e ferito altri 112. Secondo i dati forniti dal ministero della sanità palestinese, il totale delle vittime uccise, dall’inizio dell’aggressione, ha raggiunto le 40.405 persone e i feriti 93.468. Intanto, il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in una videoconferenza ha smentito la versione israeliana dell’attacco di ieri mattina: “Abbiamo colpito obiettivi prefissati con precisione, con 340 razzi e droni verso obiettivi esclusivamente militari, escluso la contraerea del nemico e colpito la base militare a 1 km e mezzo da Tel Aviv. Abbiamo i video dell’attacco e li pubblicheremo. Questa è la risposta di Hezbollah all’assassinio di Shukr. Non abbiamo colpito obiettivi civili e se ci sono stati esplosioni ad Akka e Neharia erano per effetto della contraerea israeliana e non dei nostri droni”.
Una versione che smentisce quella israeliana, che ha parlato di un attacco preventivo. Nasrallah ha dichiarato che non sono stati lanciati missili balistici, ma che potranno utilizzarli in futuro se questo colpo non indurrà il nemico ad una condotta responsabile. Hezbollah avrebbe ritardato la data della risposta militare per dare spazio alle trattative in corso al Cairo, ma la risposta è stata inviata, e il sostegno al popolo di Gaza continuerà.
La stampa vicina a Hezbollah ha poi rivelato informazioni dettagliate su due basi militari israeliane, fra le nove prese di mira durante l’attacco in risposta all’assassinio del dirigente palestinese: la base di Ghelilot, vicino a Tel Aviv, e un’altra installazione antiaerea a 110 km dal territorio libanese, nei pressi di Ain Shimr.
Fonti giornalistiche americane riportano dichiarazioni di Washington sul ruolo delle forze armate statunitensi nel respingere i droni di Hezbollah e nell’ aver fornito immagini satellitari e altre riprese da droni delle basi di Hezbollah nel sud Libano e nella Valle della Beqaa.
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