Assadakah Beirut - Il primo ministro ad interim, Najib Mikati, martedì ha espresso totale rammarico per il modo in cui vengono gestiti i delicati dossier giudiziari, sui quali ruota la stabilità monetaria del Paese.
"Fare irruzione nella Banca Centrale in questo modo, in mezzo a poteri giudiziari sovrapposti, non è la soluzione adeguata per affrontare il caso del Governatore della Banca Centrale. Ho detto e ripeto, non siamo attaccati a nessuno, né intendiamo difendere nessuno, ma preferiremmo aderire a una magistratura giusta, lontana dalla selettività, proteggendo al contempo la reputazione finanziaria del Libano a livello internazionale”, ha affermato Mikati.
"È necessario che questo fascicolo venga gestito con un accordo politico preventivo su un nuovo governatore e che il caso prenda il suo corso legale appropriato in seguito", ha aggiunto.
Ad un altro livello, il Primo Ministro Mikati ha accolto al Grand Serail il Capo dell'UNIFIL, il Generale Aroldo Lazaro.
Durante l'incontro, Mikati ha ribadito "l'impegno del Libano nell'attuazione delle risoluzioni internazionali e la sua adesione al ruolo e ai compiti delle forze UNIFIL che operano nel sud del Libano". A sua volta, il generale Lazaro ha affermato l'intenzione dell'UNIFIL di continuare a lavorare e cooperare con le autorità libanesi per raggiungere la pace e la stabilità nel sud del Libano. Mikati ha ricevuto il Capo della Missione dell'Unione Europea in Libano, l'Ambasciatore Ralph Tarraf, con il quale ha discusso gli ultimi sviluppi in Libano e nella regione. Anche il comandante delle forze armate libanesi, il generale Joseph Aoun, ha avuto un'udienza con Mikati sulla situazione della sicurezza del paese.
Mikati ha poi accolto il Direttore Generale della Sicurezza Generale del Libano, il Maggiore Generale Abbas Ibrahim, con il quale ha discusso della situazione della sicurezza del Paese, oltre alla visita di Ibrahim in Iraq domani.
Mikati ha anche incontrato il ministro ad interim degli Affari sociali, Hector Al-Hajjar, che lo ha informato sul processo di attuazione del programma "Aman" e sulle difficoltà che si incontrano. Il primo ministro ha poi discusso le questioni agricole, in particolare le operazioni di importazione ed esportazione, con il ministro dell'Agricoltura ad interim, Abbas Hajj Hassan.
Per quanto riguarda lo sdoganamento delle merci al porto e all'aeroporto di Beirut durante lo sciopero in corso, Hajj Hassan ha dichiarato: "Il ministero dell'Agricoltura non ha interrotto il lavoro per un solo momento nei giorni scorsi. Il lavoro dei dipendenti del ministero dell'Agricoltura in mare, terra, o le strutture aeree continuano su base permanente in modo che non vi siano ritardi o danni a nessuna delle merci.
Mikati ha infine ricevuto una delegazione in rappresentanza di Siemens Energy, che ha confermato l'interesse dell'azienda ad aiutare il Libano a sviluppare ed espandere le sue capacità nella produzione di energia elettrica, sulla base della sua disponibilità a partecipare a qualsiasi gara richiesta dallo stato.
"La nostra offerta per garantire il finanziamento completo per completare il progetto è ancora valida, ma i cambiamenti economici globali, in particolare per quanto riguarda l'inflazione, potrebbero interrompere questa opportunità nel prossimo anno", ha avvertito la delegazione.
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